Premio letterario "Feudo di Maida" il 13 aprile le premiazioni, assegnata borsa di studio a studente del Galilei

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Maida - Avrà luogo, sabato 13 aprile, alle 18, a Maida la cerimonia di premiazione  dei vincitori della quattro sezione in cui si articola il Premio letterario internazionale Feudo di Maida: Narrativa, Saggistica, Letteratura religiosa e Culture mediterranee. La giuria, presieduta dal professore Nando dalla Chiesa è composta da Salvatore Speziale, storico, docente di Storia Moderna presso l’UNIME, Sergio Tanzarella, scrittore, docente di Storia della Chiesa presso la PFT dell’Italia meridionale di Napoli, Mauro Vasta , scrittore, Antonio Bagnato, docente, Stefania Vasta, avvocato, Giorgia Gargano, docente, Ispettore onorario per i beni numismatici della Calabria e segretaria del Premio. “Tutti elementi di indiscusso prestigio e competenza”. La giuria ha esaminato in due tornate i libri pervenuti al Premio per un totale di 118 titoli di 127 autori pubblicati da 52 diverse case editrici.
É risultata vincitrice per la sezione Narrativa Evelina Santangelo con il romanzo “Da un altro mondo” edito nel 2018 da Einaudi, per la sezione Saggistica il professor Emilio Gentile con Ascesa e declino dell’Europa nel mondo” edito da Garzanti, per la sezione Letteratura religiosa la dottoressa Valeria Milani Comparetti con “Don Milani e suo padre, carezzarsi con le parole”, edito nel 2017 da Conoscenza;  per la sezione Culture mediterranee, ex aequo il professor Michele Colucci autore del saggio “Storia dell’immigrazione straniera in Italia” edito da Carocci nel 2018 e Salvatore Maira con “Ero straniero” pubblicato da Bompiani nel 2019. A questi si aggiunge il premio della Giuria intitolato ad Enzo Iuffrida, in memoria del socio fondatore e presidente dell’associazione culturale La Lanterna, associazione che diede vita nel 1997 alla prima edizione del Premio letterario Feudo di Maida con una formula ancora oggi valida ed attuale. Il premio Iuffrida quest’anno è stato assegnato al giornalista di Repubblica Paolo Rodari, autore del saggio “Francesco di Paola, un eremita nel mondo” edito da Rubbettino nel 2018.
Parte integrante e qualificante del Premio è l’assegnazione a cinque studenti di scuola superiore, abitanti nei comuni dell’ex feudo, di una borsa di studio del valore di 250 euro ciascuna. Tra i vincitori, “Tutti ragazzi meravigliosi e meritevoli, c’è un giovane discente del liceo scientifico di Lamezia Terme: Domenico De Vita frequentante la seconda C dell’istituto – scrivono in una nota - Domenico, pur giovanissimo, si distingue per la bravura e l’abnegazione che mette in tutto ciò che fa: dal violino alle materie di scuola. L’impegno, la costanza, l’intelligenza e la maturità del ragazzo lo portano sì a sacrificare molto del suo tempo libero in favore dello studio ma, al contempo, tale sacrificio gli fa conseguire sempre il massimo rendimento. Il carattere tranquillo e tenace e la dolcezza dello sguardo fanno presagire già l’uomo responsabile e fermo che sarà da grande. Tutti orgogliosi di lui: dalla Dirigente, professoressa Teresa Goffredo, all’intero consiglio di classe della seconda C, ai compagni, che lo hanno festeggiato. Non resta che stringerci intorno a lui e sostenerlo in questo primo successo raggiunto, certi che, ben presto, ne arriveranno altri”. 

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