“Una vita nel faro: com'è fatto, come funziona, com'è viverci” il 7 dicembre a Tiriolo

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 Tiriolo – È stato avviato, dalla comunità cooperativa di Tiriolo Scherìa, il progetto TirioloAntica, che prevede la gestione del Museo Archeologico e Parco Archeologico di Gianmartino. Fra le prime iniziative, la mostra fotografica sui fari della Calabria, a cura della Paloma & Barrett e dell’Associazione Culturale ‘La vie’. Inaugurata il primo novembre e prorogata fino al 9 dicembre, l’esposizione prevederà, venerdì 7 dicembre alle 17, l’incontro “Una vita nel faro: com’è fatto, come funziona, com’è viverci”. Dopo i saluti del professor Domenico Greco, sindaco di Tiriolo, e l’introduzione di Ivan Comi, curatore della mostra, interverranno il capitano di Fregata Stefano Cappelli, comandante zona fari dello Jonio e del basso Adriatico, e Salvatore Sestito, farista del faro di Capo Colonne. Nel corso della mattinata del  7 dicembre, le scuole di Tiriolo parteciperanno, insieme all’istituto comprensivo G. Casalinuovo di Catanzaro (V elementare A e B), ad una presentazione pensata per gli alunni, cui farà seguito la visita alla mostra fotografica nei locali del Museo Archeologico di Tiriolo.

“Con questa iniziativa – fanno sapere - TirioloAntica ha voluto contribuire alla promozione del volume ‘I Fari della Calabria, tra natura e archeologia’, in preparazione da parte dell’associazione culturale ‘La Vie’, in collaborazione con la Marina Militare Italiana. L’opera è una raccolta di foto originali dei fari presenti in Calabria, con allegato un documentario in dvd relativo alla loro storia ed al contesto paesaggistico in cui sono inseriti; il filmato raccoglie inoltre le testimonianze dei guardiani e di tutte le figure per cui il faro è elemento imprescindibile della loro vita quotidiana e lavorativa. La mostra, il volume e l’incontro di venerdì 7 dicembre sono finalizzati proprio alla divulgazione e valorizzazione del ruolo del faro come elemento paesaggistico di antichissima origine, profondamente integrato, in molti dei casi calabresi, con emergenze e siti archeologici di estrema importanza, nonché simbolo degli scambi e dei legami che, da sempre, uniscono il Mediterraneo”.

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