Fondi europei e sviluppo della Calabria

Scritto da  Pubblicato in Filippo Veltri

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filippo_veltri.jpgNoi ci aspettiamo che questi ingenti finanziamenti – 2 miliardi e 400 milioni di euro e non bruscolini – del nuovo Por possano davvero cambiare il volto della Calabria, cosi’ come accaduto in altre parti dell’ Europa (Polonia, Irlanda, Portogallo, Spagna). E’ forse l’ultima occasione: "si tratta – dice Paolo Pratico’, Direttore generale della Programmazione della Regione - di un programma che sceglie i temi da affrontare e si concentra sui risultati attesi, che vengono enunciati con chiarezza anche per consentirne la valutazione pubblica. Innovazione nel metodo e negli strumenti attuativi: si tratta un programma di investimenti pensato per far crescere l’Amministrazione regionale e farle fare quel salto di qualità che i cittadini e gli operatori economici richiedono. Mi riferisco al fatto che le procedure di accesso ai fondi saranno gradualmente digitalizzate; i processi amministrativi verranno mappati e avranno un tempo limite da rispettare; il sistema di incentivi verrà rivisto e ancorato ai risultati degli interventi; i cittadini potranno seguire l’andamento e l’esito dei progetti attraverso un sistema di open data regionale”. Le premesse ci sono e nei prossimi mesi e anni vedremo se ci saranno le concrete realizzazioni e la Calabria cambiera’ volto. Il presidente Oliverio sintetizza dal canto suo il tutto con questa frase: "un programma concreto e realizzabile che affronta le questioni cruciali della Calabria in modo innovativo e secondo obiettivi misurabili”.

La prima questione cruciale che affronta il Programma è quella del potenziamento della rete infrastrutturale regionale, soprattutto con riferimento al potenziamento della mobilità sostenibile (sistemi metropolitani e collegamento con le arterie europee) e all’infrastrutturazione digitale (la Calabria sarà entro l’anno la prima regione per estensione e capillarità della banda ultra-larga). Insieme con quelle infrastrutture “hard”, il programma insiste molto sulla spinta all’innovazione, attraverso il potenziamento delle grandi infrastrutture pubbliche per la ricerca e la promozione degli investimenti innovativi delle PMI in collegamento con le Università regionali.

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