Il gran caos sui rifiuti

Scritto da  Pubblicato in Filippo Veltri

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filippo_veltri.jpgUna sberla. Uno schiaffo assestato al volto della Calabria. Un’umiliazione per due milioni di calabresi, nessuno escluso. A picchiare è stato l’assessore all’ambiente del Piemonte, Roberto Ravello, a proposito della nostra spazzatura. L’assessore Ravello è stato, infatti, insensibile e duro assai: “I nostri impianti sono stati realizzati per gestire una tipologia di rifiuto caratterizzata da un'alta percentuale di raccolta differenzia; nel caso della Calabria, si tratta di rifiuto tal quale, pertanto non compatibile con il nostro sistema”. Ed ha in un certo senso ragione, visti i risultati disperati e disperanti della raccolta differenziata nella nostra bella Calabria. “Il Piemonte, quarta regione in Italia per percentuale di raccolta differenziata dopo Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia, ha ottenuto questo risultato grazie ad anni di investimenti, impegni degli enti locali e sacrifici dei cittadini e non accettiamo – ha aggiunto Ravello - di essere considerati la discarica d'Italia e pagare i ritardi di altre realtà”. Altro che coi calabresi ce l’hanno tutti!!!

Qui il Ravello di turno ha ragione da vendere: la nostra pretesa di essere aiutati perché siamo (ininterrottamente da 16 anni in emergenza) è assurda e ridicola. Se la spazzatura diventa il monumento della nostra storia e condanna alla dissolvenza i mille passati gloriosi con cui ci riempiamo la bocca nei convegni – dalla Magna Grecia in su e in giù – non possiamo certo prendercela con i piemontesi (di ieri e di oggi). Quando un’emergenza dura 16 anni è segno che da emergenza è diventata un’occasione. Con chi dobbiamo prendercela? Con le Regioni degli ultimi 16 anni? Sicuramente. Con sindaci, Presidenti di Provincia, ‘ndrangheta, commissari, consulenti e il mare di squali che hanno divorato somme gigantesche? Sicuro. E poi? Con noi stessi, che la mattina ci alziamo e li’ dove si può fare non facciamo nemmeno la differenziata. Dopo che avremo fatto per benino i compiti a casa potremo passare a lamentarci. Anche dei piemontesi, per ieri e per oggi.

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