La Calabria di Giovannino Russo

Scritto da  Pubblicato in Filippo Veltri

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 La Calabria ha nei media un'immagine condizionata dalla mancanza di approfondimento dei motivi sociali e politici che stanno alla base della sua attuale condizione. È molto più semplice e spettacolare porre l’accento sulle organizzazioni criminali e la 'ndrangheta anziché esaminare i problemi storici, civili e sociali di una regione che possiede nella sua storia, nella sua cultura, nelle sue tradizioni qualità che meriterebbero di essere fatte conoscere e apprezzare e che per molti aspetti sono rimaste ancora ai margini del dibattito politico e intellettuale. Così scriveva l’indimenticato Giovannino Russo, scomparso nei giorni scorsi. Questi scritti di Giovannino Russo permettono di gettare luce sulle cause profonde del mancato sviluppo e di capire le ragioni di insanabili contraddizioni.

    Giovanni Russo è stato tra i maggiori protagonisti della vita culturale e giornalistica italiana, Premio Marzotto per il giornalismo, nel «Mondo» di Mario Pannunzio e nel «Corriere della Sera» ha scritto sui problemi sociali e civili del Paese. Tra i suoi libri: Baroni e contadini (Premio Viareggio 1955), Le olive verdi - racconti dal Sud (Premio speciale Strega 2002), Con Flaiano e Fellini a Via Veneto (Premio Estense 2006), Dialogo su Dio, Carteggio Croce - Curtopassi 1941-1952, Carlo Levi segreto, L’Italia dei poveri. La sua scomparsa è un lutto enorme per tutto il Sud e per la Calabria. Perdiamo uno dei pochi interessati ancora a ragionare sui problemi di questa parte d’Italia, con lucidità e coraggio, con rigore e passione.

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