La Sanità di Scura, Urbani e Quattrone

Scritto da  Pubblicato in Filippo Veltri

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filippo_veltri.jpgHanno  perfettamente ragione i Direttori dei Dipartimenti dell’Ospedale Pugliese-Ciaccio, che in un argomentato documento hanno espresso il loro motivato dissenso sull’ipotesi di integrazione con l’Università Magna Graecia, così come emerge testardamente dal recente DCA 64 firmato dai Commissari per il Piano di Rientro: questa non è una integrazione ma è la cancellazione definitiva e irreversibile dell’Ospedale Pugliese, con tutto il suo carico di professionalità, esperienza e credibilità conquistati quotidianamente sul campo ed in favore dei cittadini calabresi".

Infatti, in particolare l’Ospedale Pugliese perde già nell'immediato la sua funzione storica di riferimento per l'emergenza e subisce un forte e irresponsabile ridimensionamento.

Dicono  i medici: “La diversità dei modelli giuridici ed istituzionali delle due realtà esistenti, cioè l’Azienda ospedaliera Mater Domini e l’azienda ospedaliera Pugliese-Ciaccio avrebbe dovuto rendere indispensabile la realizzazione di un nuovo modello organizzativo tra due ordinamenti nel quale la specificità di ciascuno fosse definita dall’insieme degli obiettivi dell’Azienda unica, a prescindere dal sistema giuridico di provenienza, prodotto non di omologazione dell’Università al modello dell’Azienda ospedaliera nè della subordinazione dell’Azienda Ospedaliera all’Università, come sta avvenendo, in grado di governare la complessità dei problemi e affrontando le criticità più rilevanti”.

Lo stato attuale vede due piccole aziende ospedaliere, una "Pugliese-Ciaccio" di 450 posti letto, sempre affollata e sovraccarica di richieste che non sempre riesce a soddisfare, lunghe attese per le prestazioni, pazienti in barella nei corridoi dei vari reparti, e un’altra "Mater Domini" di 250 posti letto avulsa, salvo rarissime eccezioni, dal circuito dell'urgenza emergenza e con interi edifici completamente vuoti ma non idonei ad una possibile destinazione assistenziale.

La base della nuova Azienda Ospedaliera-Universitaria avrebbe dovuto essere il frutto di un protocollo d'intesa tra il Sistema sanitario nazionale rappresentato dal Presidente della Regione e l'Università Magna Graecia seguendo il dettato delle leggi vigenti.

Il trasferimento del dipartimento materno infantile e l’abolizione delle principali Unità operative del Pugliese e del Ciaccio, aprirebbero scenari disastrosi. In attuazione di quanto previsto dai decreti 30 e 64, i pazienti continuerebbero ad afferire al pronto soccorso del Pugliese con una struttura non più in grado di dare risposte e poi dovrebbero essere  trasferiti a Germaneto o altrove in un contesto caotico di una rischiosità inconcepibile con un andirivieni di pazienti, di ambulanze, di provette, di campioni di liquidi biologici e di medici tra Germaneto, Ciaccio e Pugliese.

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