La rivoluzione del personale alla Regione

Scritto da  Pubblicato in Filippo Veltri

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Su proposta del Vicepresidente, il prof. Antonio Viscomi, la Giunta regionale, in una delle sue ultime sedute, ha deliberato  la riorganizzazione della struttura burocratica regionale, obiettivo significativo del programma politico del Presidente Oliverio. I Dipartimenti saranno articolati soltanto in settori, ad ognuno dei quali sarà preposto un dirigente che avrà la cura e la responsabilità su specifiche materie e procedimenti. “Scompare - dice il Vicepresidente - la tradizione distinzione tra dirigente di settore e di servizio e ogni dirigente avrà pari dignità, autonomia, potere di spesa e dunque responsabilità». I singoli settori saranno pesati ed ognuno di essi sarà collocato in una delle fasce già concordate con le organizzazioni sindacali alle quali corrispondono livelli differenziati per quanto riguarda la retribuzione di posizione e parametri differenti per quanto riguarda la retribuzione di risultato.

I cittadini sapranno, per converso, esattamente chi ha in carico le loro pratiche e non dovranno più perdersi in un labirinto alla ricerca del dirigente competente. I prossimi passi per implementare la riforma sono delineati nella deliberazione di giunta: ogni direttore generale dovrà formalmente definire i settori, gli addetti, le risorse e i procedimenti, tenendo conto del lavoro istruttorio già svolto nei mesi passati; la mappa dei procedimenti dovrà essere pubblicata on line, in modo che tutti possono immediatamente identificare l’ufficio di loro interesse. Successivamente i settori saranno pesati secondo la metodologia già concordata con i sindacati unanimi e quindi la Giunta assegnerà i dirigenti a tutti i nuovi settori sulla base di una procedura trasparente che valorizzerà le competenze e l’arricchimento professionale. A quel punto, la nuova struttura entrerà formalmente in vigore, accompagnata dalla formulazione del nuovo piano della performance che sarà elaborato ed approvato tenendo conto del nuovo modello organizzativo; nuovo per la Regione Calabria, ma già da molto tempo imposto dalle leggi dello Stato e dai più moderni criteri organizzativi orientati a semplificare le linee di comando’’.

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