Pd, più che questione morale è questione politica

Scritto da  Pubblicato in Filippo Veltri

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filippo_veltri.jpgHa ragione il presidente del Senato Grasso: nel Pd c’è una questione politica enorme che provoca a sua volta una questione morale altrettanto enorme. Non vedere questa questione politica, fare finta che il nodo siano solo alcune mele marce (come ormai si amano definire i casi a raffica che stanno scoppiano dal nord al sud) significa non vedere che rispetto al passato c’e’ il problema del partito che non c’è. Anche qui, dal nord al sud.

E’ bene avere le idee chiare sul punto: non scoppiano i casi Rosarno, Platì, etc etc, perché c’è un problema morale ma perché non c’é l’idea di un partito, perché sono saltate le regole e ci si muove in una terra di nessuno, preda di duci e ducetti vari di periferia, a volte privi di qualsivoglia idea politica ma animati solo dalla ricerca del potere personale. Su questo o Matteo Renzi (o chi per lui) ci metta mano o salterà il banco, cioè la possibilità di costruire una moderna forza del centrosinistra italiano.

Costruire il partito significa stabilire regole, dare ordine al dibattito, mettere argini al malaffare interno. Come volete che ci possano essere liste e serietà di comportamenti se da anni si trascinano – vedi in Calabria - situazioni di segretari in tre province che non potrebbero esserlo per cumuli di incarichi? Come é possibile arginare quei duci e ducetti se non esistono organismi interni in grado di riunirsi? E se a volte nemmeno sono mai esistiti questi organismi? Come poteva finire diversamente, a Platì come a Rosarno, se alla lenta politica di costruzione si preferisce sostituire quella dell’annuncio o dell’immagine, tanto per finire sui giornali? Questi sono solo alcuni dei nodi politici che fanno poi emergere i casi più eclatanti. Su questo maggioranza e minoranza del Pd devono mettere le mani in vista del congresso.

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