Quando l’antimafia si fa sul serio

Scritto da  Pubblicato in Filippo Veltri

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filippo_veltri.jpgIl testo dell'art.1 del Regolamento Edilizio Urbanistico del Piano Strutturale Comunale, adottato con molta fatica e fronteggiando, con un'opera di sbarramento, interessi e capricci di quello schieramento attrezzato per rendere la vita difficile al sindaco Speranza, è – come ci suggerisce il professor Antonello Sdanganelli, che è stato consigliere comunale – significativo di cosa debba essere un’antimafia seria. L'importanza di tale scelta comunale, unica nel ricco panorama delle così dette amministrazioni antimafia, è infatti rafforzata dal fatto che la norma è stata collocata non già nelle pieghe del Regolamento Urbanistico, denso di disposizioni precettive che ne avrebbero adombrato la portata, ma, nell'art.1, poichè la carica simbolica di una netta dichiarazione contro le mafie è il presupposto indefettibile dell'agire politico, in Calabria ed altrove. "Da consigliere proponente, è la cosa di cui più sono fiero in cinque anni di consiliatura’’ ci ha detto il professor Sdanganelli.

Cosa dice questo articolo? Lo riportiamo perchè resti ben scritto nella memoria di tutti:

Finalità 1. Il Piano Strutturale Comunale della Città di Lamezia Terme, PSC, in coerenza con le linee del Documento Preliminare – approvato dal Consiglio Comunale con Delibera n° 17/2010, convalidato a termini di legge dalla Conferenza di pianificazione, Art. 9 – persegue obiettivi di sviluppo sostenibile.

2. Il processo di governo del territorio del PSC punta ad operare, in modo aperto e con le necessarie flessibilità, gradualità e convergenza, nel senso della copianificazionencon la Regione Calabria, la Provincia di Catanzaro ed i Comuni contermini, oltre che più in generale i Comuni dell’area centrale della Calabria.

3. Tutte le attività urbanistiche disciplinate nel presente PSC operano in contrasto con gli interessi della criminalità organizzata.

4. L'adozione di piani attuativi, la stipulazione di convenzioni, il rilascio di provvedimenti autorizzativi, abilitativi comunque denominati, espressi o taciti, per interventi edilizi rilevanti, sono subordinati all'acquisizione, da parte dell'Amministrazione,della conoscenza, in capo al titolare del diritto di proprietà o di altri diritti,  reali o obbligatori, sui beni immobili oggetto dell'intervento, di eventuale informazione prefettizia, o altra documentazione ufficiale prevista dagli artt. 82 e seguenti del D. Lgs 159/2011, nonché di informazioni relative ad eventuali tentativi di infiltrazione mafiosa, previste dalla predetta normativa.

5. Gli interventi ed attività non ricompresi nel precedente comma sono soggetti a verifica successiva ai sensi della legislazione suddetta.

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