Ristorazione e risparmi, il caso degli ospedali

Scritto da  Pubblicato in Filippo Veltri

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filippo_veltri.jpgIl Consiglio di Stato nelle scorse settimane come è noto ha riassegnato il servizio di ristorazione delle Aziende sanitarie e ospedaliere della Calabria al raggruppamento temporaneo di imprese formato dalla Elior Ristorazione spa e dalla Ristorart Toscana. La gara, che era stata smontata dal Tar, era corretta. Il punto che oggi vogliamo mettere al centro di una riflessione che dovrebbe essere pubblica e tutta politica e gestionale e’ uno solo: senza considerare gli anni antecedenti al 2000 e prendendo in esame solo gli ultimi tre lustri, all'Azienda sanitaria e alla Regione i pasti sono costati 750mila euro all'anno che, moltiplicati per 15 anni, portano alla cifra record di 11 milioni e 250mila euro. La rilevazione dei prezzi praticati in tutta Italia accerta una media di 10/12 euro a giornata alimentare.

Con le nuove gare, fatte dalla Stazione unica appaltante e dalla Regione, si sono registrati ribassi rispetto al passato di circa il 30% che, complessivamente, nei prossimi 5 anni porteranno a circa 20 milioni di euro di risparmio per le casse della Regione. I risparmi maggiori si riscontrano negli ospedali di Catanzaro e Cosenza e anche gli ospedali di Lamezia e Soverato hanno registrato una diminuzione. Come si vede, dunque, c’e’ un punto di diritto ma anche di sostanza che va ad incidere nelle casse dello Stato, nei bilanci delle aziende sanitarie e non solo. Forse con quei risparmi si poteva costruire davvero il tanto agognato nuovo ospedale, del quale si parla da un decennio, c’e’ chi lo vuole a Germaneto e chi vicino al Pugliese, ma intanto non si fa mai. Chissa’… Ci sarebbe bisogno di un ragionamento serio anche su questi aspetti disvelati dalla sentenza del Consiglio di Stato ma non al centro del dibattito.

Commenta cosi’ quella sentenza Nicola Capogreco – Amministratore unico Ristorart Toscana: “Alcune volte il Tar della Calabria si complica e complica agli altri la vita. Non ho mai avuto dubbio alcuno sulla circostanza che in sede di Consiglio di Stato la legittimità degli atti della stazione appaltante nonché la correttezza e la congruità della documentazione prodotta dal raggruppamento di impresa Elior/Ristorart non venissero pienamente riconosciute. Un grazie ai nostri avvocati professore Vetrò ed avvocato Anania che con pazienza e per dodici lunghi mesi hanno replicato con intelligenza e garbo alle tesi della controparte che in alcune circostanze definirei surreali per non dire offensive. Ora che la battaglia legale è finita potremo finalmente pensare all’unico nostro vero obiettivo: offrire un servizio dignitoso e di qualità ai degenti dell’ospedale Pugliese-Ciaccio di Catanzaro”.

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