Rotella, come e perchè ricordarlo

Scritto da  Pubblicato in Filippo Veltri

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filippo_veltri.jpgL’8 gennaio scorso sono stati 10 anni dalla scomparsa del grande maestro catanzarese Mimmo Rotella, un artista che è stato protagonista ed ha lasciato una traccia indelebile nel panorama mondiale dell'arte contemporanea. Pochi giorni fa una sua opera (Untitled) è stata aggiudicata ad un’asta londinese a quasi un milione e 400 mila euro e molto probabilmente si trova ora in qualche abitazione di un collezionista americano. Il Fai con una bellissima idea ha dedicato nelle scorse settimane proprio a Rotella la sua Giornata della Primavera.

Nella sua lettera aperta ai calabresi del 27 marzo 2000, scritta all'indomani della costituzione della Fondazione a lui intitolata, Mimmo Rotella lanciava un messaggio che era anche un auspicio, precisando che scopo della Fondazione non era solo promuovere la sua idea artistica ma, soprattutto "dare la possibilità di emergere a tutti i giovani talenti che, nel Sud, ancora oggi, hanno ben poche occasioni di confronto e vetrina". Manca ancora una manifestazione che riesca veramente a collocare Rotella al centro del panorama mondiale dell'arte contemporanea, magari un premio da istituire e dotare con il contributo sinergico degli Enti locali, di istituzioni pubbliche e private e che preveda che per più giorni in città si svolgano performance, installazioni, convegni, mostre, fino ad arrivare alle premiazioni. Un Premio, quindi, che esca dalle logiche delle musealizzazioni e del gallerismo e che sia in grado di soddisfare quella visione culturale ampia di confronto e di dibattito che Rotella invoca nelle ultime righe della sua lettera, la cui mancanza, chiarisce, "non avrebbe senso e finirebbe con lo svuotare di significato la mia stessa concezione dell’arte e della vita".

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