Proclamata a Lamezia la super sommelier 2011

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DI GIANFRANCO MANFREDI

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Bruna, elegante, professionale, competente. E per di più affabile e simpatica. E’ la migliore sommelier della Calabria. E’ stata proclamata domenica scorsa a Lamezia Terme al termine del Congresso regionale dell’Associazione Italiana Sommeliers-AIS. Si chiama Giovanna Pizzi, ha trent’anni e fa la farmacista a Reggio Calabria che è la sua città. L’ambito trofeo le è stato assegnato nei saloni delle Cantine Statti, al termine di un concorso che, vi assicuro, si è rivelato serrato e combattuto. Un esame-concorso che ha avuto due fasi: la prova scritta e quella pratica che è stata pubblica e spettacolare, una simulazione di servizio al tavolo, con la proposta e la scelta dei vini per due commensali e un test di cultura enogastronomica con domande insidiose e perfino “killer”, su vitigni, DOC, uvaggi, tagli e abbinamenti.

Un vero e proprio percorso a ostacoli, insomma, con un finale al cardiopalma. Giovanna Pizzi, farmacista e sommelier, si è aggiudicata il primato e gli ambiti trofei del vincitore. A lei sono andati  un prezioso “taste-vin” d’argento, opera del maestro Gerardo Sacco e una doppia magnum di “Mantonico” Statti, in cassetta di legno. Premiati con trofei prtehgiati anche gli altri finalisti al concorso “Miglior sommelier 2011”, Antonio Macheda di Fossato (Reggio Calabria) e il lametino Felice Cardamone che si sono aggiudicati, rispettivamente, una magnum di “Magno Megonio” Librandi e una di “Terraccia” Serracavallo. Dal primo pomeriggio a tarda sera di domenica 12 giugno, oltre cento sommelier hanno partecipato al congresso dell’AIS, un’assemblea che è valsa oltre che ad assolvere i doveri statutari dell’associazione a fare il punto sullo “stato dell’arte” dell’enogastronomia regionale.

“La ricorrenza del primo decennale dell’AIS-Calabria – ha sottolineato il presidente regionale dell’associazione, Gennaro Convertini – sancisce il successo ormai consolidato della più giovane sezione territoriale regionale d’Italia.”  “La circostanza – ha aggiunto la sommelier professionista Maria Rosaria Romano, responsabile della didattica e dei corsi, oltre che delegata per la provincia cosentina – è lusinghiera: conferma l’affidabilità e la credibilità dei sommeliers calabresi e premia un’organizzazione dinamica e vivace che conta attualmente nella regione 510 iscritti, centinaia di sommelier che hanno completato il percorso formativo ed ha in svolgimento tredici corsi in tutta la regione con 200 aspiranti sommelier”.

L’appuntamento congressuale è stato contrassegnato dalla cerimonia di consegna degli attestati a 30 nuovi sommelier ed ha messo in campo l’intera squadra al vertice dell’organizzazione. Ad affiancare Convertini, sette punti di riferimento territoriali, la delegata di Cosenza, Maria Rosaria Romano, di Reggio Calabria, Francesco Saccà, della Locride, Pier Francesco Multari,  di Lamezia Terme, Felice Cardamone e gli incaricati di Vibo Valentia, Elena Ichino, di Crotone, Francesco Bonesse e di Catanzaro, Giancarlo Rafele, nonché il responsabile regionale “sommellerie”, sommelier, Alfonso Verta e il responsabile della comunicazione, il giornalista-sommelier Gianfranco Manfredi, ovverosia chi scrive la noterella che state leggendo. Ma il meeting è stato anche occasione per un’approfondita degustazione di cinque interpretazioni del vitigno mantonico, ideata e realizzata da Girolamo Grisafi e curata impeccabilmente nel servizio da William Greco e per discutere delle ultime novità sul fronte enogastronomico locale.

Da pochi giorni, del resto, all’Associazione dei Sommeliers si è affiancata – una sorta di “spin-off” dell’AIS –  la sezione calabrese dell' ONAF, l’Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Formaggi. Giusto tre giorni fa a Cosenza, i primi 28 assaggiatori ufficiali hanno ricevuto ufficialmente l'investitura dal presidente nazionale Carlo Adami  e dal vicepresidente Maria Sarnataro presso la sede regionale dell'AIS. Nella stessa occasione è stato nominato il delegato provinciale Antonio Fusco ed il comitato direttivo composto dai signori Guseppe Salvatore Grossociponte, Vincenzo Avolio, Giuseppe De Tursi, Giancarlo Rafele e Gianfranco Iannuzzo. Con quale calice brindare alla vittoria di Giovanna Pizzi e ai successi dell’AIS-Calabria?

Vi propongo un rosso lametino finora del tutto “inedito”. L’ho assaggiato nella degustazione curata da Girolamo Grisafi, autentico talent-scout delle produzioni di nicchia. Si chiama Annibale ed è un rosso giovane e molto promettente che produce il dottor Paolo Chirillo a Motta Santa Lucia. Proviene da uve magliocco dolce con una piccola percentuale di sangiovese. Mi dicono che il vigneto di Chirillo, collinare, ha notevole pendenza e gode di ottima esposizione. Il risultato di questa vendemmia 2010 è interessante e il lavoro di Chirillo merita senz’altro ulteriori approfondimenti. Rosso rubino con unghia violacea, Annibale richiama frutta rossa polposa ma in primis spicca un netto sentore di more, poi qualche accenno di menta. Semplice e lineare in bocca, è ancora un po’ pungente per freschezza. Ve lo raccomando per accompagnare un arrosto di capretto o, ben rinfrescato, per un tagliere di salumi e insaccati locali, aromatici e piccanti.

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premiazione-Concorso-2011-1Antonio Statti e Giovanna Pizzi

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