Alla ricerca della felicità

Scritto da  Pubblicato in Maria Arcieri

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E’ una società che ti impone di essere sempre sorridente, positivo e costruttivo. Non devi mai farti vedere afflitto, sconsolato a un passo dal suicidio, sennò, tutti, anche nel paesino  ti allontanano, ti isolano. E’ l’epoca dei vincenti. Dei modi spartani e dei maglioncini blu a girocollo. Come gli americani. Ma non siamo loro e anche loro hanno i loro problemi e quando non c'è la fanno, si ingozzano di Prozac (pillola della felicità) per non mostrare la fragilità umana. Mai! E ci ritroviamo felici all'esterno e morti dentro. Cosa avviene in questo momento storico? Che un poco possiamo lamentarci, finalmente, e abbiamo sbottonato il bottone del pantalone… perché ora tutti lo fanno.

Se non ti lagni che non hai soldi, ora sei un caso a parte. Ma tutto questo per dire che le new entry del "Non ci sono soldi" sono gli ex vincenti, gli ex “ho tutto dalla vita e te sei un perdente". E ora? Ora li trovi davanti a te che devono fare a meno delle isole tropicali e dell'ultimo modello del rolex e ti vengono a lagnare e tagliano sui dipendenti. Chi è ora il vincente? Chi è sempre stato abituato al sacrificio o i mister rolex che hanno un broncio come se non avessero il pane sulla tavola? I dipendenti ci sono...  abituati! Loro sbattono i piedi per l'ultima crociera che non possono fare e si lagnano in giro. Non è che aspettano una colletta? Suggerirei di antidepressivi placati d'oro! Ma già li avranno provati a inizio crisi, quando il valletto di Bulgari ha smesso di sorridergli.

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