Candidare le donne migliora la politica

Scritto da  Pubblicato in Maria Arcieri

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maria_arcieri.jpgMa perché finora non si è sentito un nome femminile per la corsa alla poltrona di primo cittadino? Premetto di non essere una femminista ma solo di essere cresciuta in un ambiente familiare dove le donne, (mia nonna Maria) avevano una grande personalità e quindi, quando è evidente che in un territorio vige la supremazia politica dei signori maschi, ad alcune signore viene naturale storcere il naso.

Oggi ci sono donne che, magari non decidono di entrare in politica perché purtroppo il settore è molto inquinato, ma in tante avrebbero le potenzialità e le capacità per risollevare le sorti di un territorio. In questa fetta escluderei a priori le mogli, le fidanzate, le figlie e le amiche di, altrimenti anziché fare un passo avanti se ne farebbero dieci indietro. Donne. Donne che non conoscono il compromesso, donne che si sono fatte da sole nella professione, donne che anche se con l'anello al dito camminano da sole per la loro strada quasi come se dimenticassero il cognome del marito o del papino.

Donne professioniste nel loro settore ma anche non, donne che hanno creato con il loro sudore e la loro fatica, che hanno contribuito con la costruzione di qualcosa di importante o di utile per la società, senza mai sporcarsi. Si, esatto! E senza avere mai ricevuto favori o avere fatto differenza tra le persone. Ci sono. Le conosciamo. Ma nessuno le vuole candidare perché sono scomode, perché non obbediscono ai grandi capi della politica o di altro... Eppure ci sono e forse non hanno voglia di entrare nel calderone troppo spesso, delle mediocrità e della bruttezza umana. Ma se qualcuna di loro si armasse di coraggio, perché non capovolgere i giochi e farla correre per la fascia di primo cittadino? Sarebbe una prova difficile. Molto... ma una vittoria meritata e diversa!

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