“Il significato di ogni cosa non è che un altro modo di esprimere la stessa cosa”

Scritto da  Pubblicato in Maria Arcieri

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maria_arcieri.jpgIl paese è un palco dove tutti si sentono attori protagonisti. Nel bene, (e purtroppo) nel male. Purchè  se ne parli. Il tutto, amplificato dalle notizie on line e dai social. E’ difficile incontrare qualcuno che vuole rimanere nell’anonimato completo. Esiste, per fortuna. Non tutti vogliono rincorrere la spettacolarità della vita. Sempre di più esiste questa voglia di egocentrismo mediatico, e paesano.

Potrebbe essere perchè si ha voglia di essere attori e non spettatori, per provare un brivido e un emozione… visto che più che era dell’immagine a me sembra quella del voler vivere sempre sensazioni forti. O perché chi vive in questo periodo storico è abituato a essere un social-dipendente. O perché quando si arriva alla maturazione professionale si ha voglia di essere visibile. O per mancanza di sicurezza. E questo è il tarlo che tormenta la maggior parte della società e magari un numero di cliccate equivale per loro a una seduta dallo psicoterapeuta. O perché solo in questo modo si esiste.

Però a volte è meglio non essere visibili, tutto ciò potrebbe danneggiare o deteriorare la sostanza, il contenuto della nostra vita che vediamo diventare, seguendo l’universo spettacolare-mediatico, sempre più vuota, senza contenuti e che gonfiano i social e rivestono un comportamento sempre più romanzato. E’ una continua sceneggiatura che rende vive le persone, ed è particolarmente evidente nei piccoli paesi dove tutto è già di per sé ingigantito con lo zoom. A volte, bisognerebbe spegnere le luci della ribalta quotidiana per una risonanza non sempre positiva.

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