“La paura ti rende prigioniero, la speranza può renderti libero”

Scritto da  Pubblicato in Maria Arcieri

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maria_arcieri.jpgLe donne, alcune hanno paura, ed è lecito. Ma vorrei parlare di coloro che hanno paura di tutto e dovrebbero essere il sesso forte. Un signore alto 1,90 era la mascolinità in persona, racconta la moglie, ma all’idea del terremoto diventava fragile e impaurito come un bimbo.

Non è che le donne sono considerate più coraggiose ma è chi ascoltiamo giornalmente che mette terrore in quel che dice. Uomini che non partono per un viaggio per paura dell’Isis e donne che preferiscono conoscere le capitali europee e se ne infischiano degli attentati. Una mi ha persino confessato che dopo tanti anni con il marito, “in confronto a lui, come potrà mettermi paura l’Isis!”. Non ho fatto altre domande.

Rispetto coloro che hanno gli attacchi di panico perché è un problema serio. Alcuni hanno paura della propria mamma e della reazione che potrebbe avere per una nuova fidanzata! Chiamasi uomo costui? Poi ascolto quelli che hanno paura di andare dal medico o i super-eroi che ne sanno più del dottore, che degradano per sentirsi una manciata di secondi superuomini.

Se una donna ammette l’ansia di entrare in un ascensore, diventa la barzelletta per molti. Diciamo che l’uomo del sud nasconde i suoi punti deboli che a volte potrebbero rivelarsi per alcuni aspetti, affascinanti. Una volta un mio amico mi confidò di avere paura di viaggiare in aereo perché la sera si andava a ubriacare sempre con i piloti.

“Non fare la femmina” è l’esclamazione più conosciuta dal genere maschile quando lei davanti a uno scarafaggio urla. Hanno la paura di rimanere senza soldi, i signori maschi, (tutto l’articolo non vuole generalizzare), o senza la mamma, e, pochi ma buoni, senza la moglie. Tutti, senza i figli. Altri senza il lavoro, altri delle malattie e altri di essere scoperti per le loro marachelle. Ma le donne a questo punto a chi devono rivolgersi se loro sono così vigliacchi? Poi ci sono quelli che si credono immortali, sia atei che cattolici che sfidano con battutacce (e non solo) Dio non avendo timore di Lui.

Questo succede soprattutto quando si ha corposo conto in banca, qualche casa e magari una barca. E sono convinti di essere potenti. E’ questo è il problema! Poi hanno paura anche del suono del citofono!

Il titolo dell’articolo è tratto dal film “Le ali della libertà”.

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