‘O zingaro voglio vivere come te

Scritto da  Pubblicato in Maria Arcieri

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maria_arcieri.jpgUna mia amica si è fissata che aveva il malocchio e dopo aver provato a rimuovere il pensiero ossessivo le è capitato di incontrare per caso, diverse volte, delle signore rom. E ogni volta pensava fosse una casualità. Naturalmente non ne ha parlato con nessuno di questa ossessione fino a quando si è data la risposta, (come tutte le  ossessionate da un idea o quant’altro) che queste coincidenze con le signore del campo rom non fossero casuali. Ognuno di noi crede che quello che gli convenga non sia una coincidenza.  E mentre faceva la spesa una signora di Scordovillo le è passata a fianco. Lei non si è fatta sfuggire l’occasione e l’ha fermata. E già questa è una notizia che una signora fermi una rom e non solo, che le chieda un consulenza. La signora, (non le definirò mai zingare perché è offensivo) le ha sorriso e lei prontamente le ha esposto la sua problematica su questo malocchio che si sentiva addosso e se c’era qualcuno di loro che poteva aiutarla a toglierlo.  Ancora più prontamente la rom le ha risposto che doveva chiedere agli anziani del campo se erano disposti a fare la consulenza per cacciare questo malessere, ma che le sarebbe costato dei soldi. La mia amica che si era preparata, ha risposto di essere senza lavoro e se le poteva fare lo stesso la cortesia del chiedere agli anziani. E dopo essersi salutate con cordialità la rom le ha ripetuto quasi come se fosse un medico: “stia tranquilla, le farò sapere”.

La mia amica dopo l’incontro non stava più nella pelle dalla gioia ma viveva il  tutto anche con un po’ di melanconia perché aveva avuto mezze risposte ma niente di concreto. Dopo alcuni giorni non avendo ricevuto risposte anche perché non si erano scambiate contatti, (quindi diventava un po’ difficile)  e sempre per la precedente ossessione della non casualità,  andando a lavoro, ne ha incontrata un'altra che rispettando i suoi usi e costumi,  ha iniziato la lamentela del chiedere i centesimi. Non sembrandole vero tutto ciò lei le corre incontro e le chiede se era possibile togliere il malocchio. La rom prontamente annuisce e le chiede tutti i soldi che ha in borsa. La fessacchiotta della mia amica la apre e le svuota il portafoglio con qualche euro. Ma lei le chiede con insistenza anche gli anelli che le vede alle dita e le spiega che per avere il servizio completo e non a metà le servivano i gioielli. Allora la mia amica, finalmente s’innervosisce e le risponde che non deve esagerare sennò se ne sarebbe andata. Ma la rom, capita la situazione, inizia un rito e le chiede il nome del padre che lei pronuncia. Ecco che inizia a formulare le parole anti-malocchio nella sua lingua. Ed alla fine la mia amica entusiasta le promette che per la seconda parte le avrebbe dato altre monete. Ma la rom s’innervosisce e le richiede gli anelli. Ma lei va via. Rimane soddisfatta ma le rimane il pensiero che la formula fosse stata pronunciata per metà e quindi per alcuni giorni non ne cerca delle altre.

Fino a quando, una mattina sempre per la sua idea che il caso non esiste ne incontra una terza e dalla macchina le chiede se era in grado di togliere metà malocchio che si sentiva addosso. E questa con un sorriso quasi da sfottò le risponde” Secondo te se io fossi stata in grado di togliere il Malocchio, sarei stata una zingara?…Guarda che ti dice il contrario ti imbroglia. Non esiste e non si toglie, vai e stai tranquilla!”. La mia amica la guarda. Sorride e da quel momento non ho più saputo se aspetta di incontrarne altre per caso o si è data pace...!

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