“Per non apparire sciocco dopo, rinuncio ad apparire astuto ora. Lasciami pensare sino a domani almeno”

Scritto da  Pubblicato in Maria Arcieri

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maria_arcieri.jpgSono stata allieva del prof. Umberto Eco a Bologna al Dams. Quando ho letto la sera del 19 febbraio sull’online a carattere cubitale “E’ morto Umberto Eco” è stato un momento di rottura. Di sgomento. Non si sapeva a cosa pensare. Alla sua meravigliosa bustina di Minerva sull’Espresso, ai suoi libri. A lui. Sempre sorridente a lezione e felice di essere lì. A insegnare. Era un docente attento, tanto colto, molto umano.

Le lezioni erano sempre affollatissime nell’aula Magna. La materia non era per niente facile. Lui la rendeva scorrevole. Si soffre alla scomparsa di un docente, di uno scrittore di questo livello perché era un uomo e che si faceva ben volere dai suoi allievi. Leggere in questi giorni il ricordo dei suoi colleghi, ti fa capire la fortuna che hai avuto a sedere nei banchi delle sue lezioni. Lo abbiamo sempre saputo ma lui era semplice e umile e te lo faceva dimenticare. Impresa impossibile. Siamo stati a ricevimento sempre emozionati e in ansia perché lui era sì il tuo professore ma prima di tutto era l’intellettuale che ti faceva vivere un'altra dimensione con i suoi romanzi. Lui era Umberto Eco. Era il docente con la battuta sempre pronta.

Era lo scrittore che non pensavi mai di poter conoscere e invece era lì dietro la cattedra che ci guadava con affetto e voglia di insegnare la materia che lui stesso aveva creato col suo ingegno e la sua immensa cultura. Il nostro amato professore Eco ci ha lasciato, ma noi allievi siamo stati molto fortunati a averlo conosciuto e ora lo piangiamo. Lo ringraziamo per quello che ci ha insegnato. E sappiamo che è, e sarà sempre unico in tutta la sua grandezza e umiltà! Non voglio e non so cosa aggiungere di più al genio della cultura… so solo che lui è stato il nostro professore e lui ci lascerà sempre un vuoto nel cuore e nelle nostre letture!

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