“Re...re... respirare, ad occhi chiusi prova a farlo anche tu”

Scritto da  Pubblicato in Maria Arcieri

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maria_arcieri.jpgOggi è Pasqua! E fin qui siamo tutti d’accordo. Ora, cosa ci sarebbe di meglio quest’anno che regalare tutti i dolci alle famiglie bisognose anziché ingozzarsi di cioccolata e di colombe? Una lo scrive. Gli altri lo leggono e magari un piccolo numero lo mette in atto. E’ bello avere soldi in banca, gioielli nella cassaforte, case e terreni. E ancor meglio è, regalare a chi ha bisogno. In alcune parrocchie i sacerdoti pagano le bollette alle famiglie che non possono saldarle.

Ritornando alla Pasqua e al giorno successivo dove ci si raduna per trascorrere una giornata al mare o in montagna con gli amici o, ancor meglio, (chi è geniale) decide di partire per staccare la spina dalla quotidianità. E’ noiosissimo dover subire dieci ore consecutive con persone che parlano del nulla o di banalità, con la bocca sempre piena di cibo e che osservano sempre cosa compare sui vassoi della tavola come se avessero affrontato la seconda guerra mondiale. E che, non felice, parla di ricette, ristoranti e pietanze o inizia i monologhi sulla sua vita. O si lamenta su tutto. Sembra un girone dell’inferno ancora da scrivere.

E il buio dell’oscurità si raggiunge con i parenti. Poi, se ti capitano in queste feroci giornate, le femmine che abbassano l’udito in automatico quando è una donna a esprimersi e, invece, lo alzano e memorizzano anche il respiro dei signori uomini, allora sei nel girone delle maschiliste. E, solo allora, puoi divorarti a pezzettoni l’uovo di pasqua al latte che ti sta fissando dall’inizio del pranzo. Non penserai a nulla e sarai felice. E se ancora non li avrai rimossi, i signori e le signore che ti circondano, buttati a capofitto sulla bottiglia dello spumante e sull’uovo fondente. Arriveranno gli arcangeli a cantare solo per te. E quando questa giornata da remake del “Nido del cuculo” sarà terminata, con la pancia piena e i sorrisi falsi stampati sui visi, penserai al viaggio da prenotare per il prossimo anno per non rivivere la parte non scritta dell’inferno di Dante. Con la partecipazione straordinaria dei tuoi amici e parenti.

Titolo tratto dalla canzone: “Respirare” di Loredana Berte e Gigi D’Alessio

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