Il Lametino 187: Fiumi come discariche

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Lamezia Terme, 1 maggio - E’ in edicola da sabato 28 aprile scorso il nuovo numero (187) de “il Lametino”. E’ un numero speciale che contiene un ampio reportage fotografico, tutto a colori, sulla grave situazione dei fiumi e torrenti che attraversano Lamezia Terme. Le immagini dimostrano, senza alcun dubbio, lo stato di degrado di questi corsi d’acqua, un abbandono dovuto all’incuria e al mancato controllo ma causato anche dalla scarsa educazione civica ed ecologica di chi approfitta di questi corsi d’acqua per scaricare spazzatura di ogni tipo, dalle perenni buste zeppe di immondizia alle carcasse d’acqua. Inoltre le foto documentano diversi scarichi: tubi, di piccola o media grandezza che scaricano direttamente negli alvei liquami di ogni genere. Discariche o fogne a cielo aperto che siano, i percorsi d’acqua lametini andrebbero bonificati e controllati. La responsabilità è della Provincia che, come spiega un articolo di approfondimento, l’anno scorso ha operato sui greti dei torrenti, tornati degradati dopo appena un anno. In una breve intervista, l’assessore all’ambiente provinciale, Vento, ha annunciato ulteriori stanziamenti e lavori e ha sostenuto che la competenza è anche comunale, dunque del Comune lametino, per ciò che riguarda i controlli e le verifiche e la sorveglianza. Resta il fatto che bisognerebbe intervenire radicalmente, chiudendo le discariche di liquami e pulendo i greti e le sponde dei percorsi d’acqua.

Sempre in questo numero, abbiamo ripreso un tema scottante che avevamo annunciato per primi a settembre sul rischio-chiusura del Tribunale lametino. Rischio tornato d’attualità dopo l’intenzione del governo di attuare la “spending review”, e cioè una razionalizzazione dei costi di vari ministeri. In quest’ambito il ministero di Giustizia ha attivato la legge delega emanata dal governo Berlusconi nel settembre scorso, legge che prevede diversi accorpamenti di tribunali che non rispondono a determinati criteri. Un gruppo di studio del ministero ha preparato una relazione tecnico-statistica sui tribunali, criteri di accorpamenti nei quali rientra anche il tribunale lamentino. Ma questi parametri – appunto numeri freddi e discutibili - che per ora condannano l’accorpamento del tribunale a quello di Vibo Valentia, verranno integrati da giudizi “sociali”, come spieghiamo nel commento presente in questo numero. Nella seconda parte del quindicinale, c’è come sempre presente un’ampia presenza di rubriche storiche e culturali. Buona lettura.

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