Di Stefano: “Gianturco, un combattente che ama questa città”

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Lamezia Terme - “Sono onorato di sostenere la candidatura di  Gianturco, perché è un vero combattente che ama questa nazione e questa città”. A Dirlo è stato, stasera su corso Nicotera, Simone Di Stefano coordinatore nazionale del partito  politico di Mimmo Gianturco candidato a sindaco con sovranità prima gli italiani. Di Stefano, quasi un fiume in piena, come il candidato Gianturco attacca l’attuale politica del Governo Renzi accusandola di, “aver svenduto l’Italia ai cinesi o agli altri stati europei; l’Europa - ha proseguito - è il nostro principale nemico, il suo strapotere ha bloccato il nostro sviluppo, ci ha tarpato le ali e, a questo strapotere, noi dobbiamo reagire caparbiamente. I nostri soldi li produce la BCE, ma non si può avere profitto se non abbiamo una nostra moneta.

I toni forti, infuocati della campagna elettorale lametina, giunta ormai agli sgoccioli, continua con Gianturco che, introdotto da Di Stefano non manca di criticare l’attuale classe dirigente lametina che: “Per un ventennio ha mal governo la città”. “La nostra campagna elettorale è iniziata sei anni fa con la gente e fra la gente e il nostro programma va nella direzione del popolo, basta dare posti agli amici degli amici” - riferendosi ad alcuni dirigenti comunali strapagati. Gianturco ha anche espresso il suo disappunto nei confronti degli altri candidati sindaco citando in particolare Sonni, Mascaro e Ruberto, “basta con personaggi del genere”, e si è chiesto: “come sarà possibile trovare 5000 posti di lavoro? Oppure “cosa faremo in caso di terremoto o altre calamità? Ci rifugeremo in un camper? Dunque quasi una filippica, un rimprovero ai ‘politici di professione’ e alle loro promesse, “se un politico bussa alla vostra porta e vi offre soldi - ha detto - accettateli ma date da mangiare ai vostri figli, ma all’atto del voto non scegliete il nome di quel politico. All’incontro presente anche l’avvocato Fabrizio Falvo che ha espresso il suo sostegno e la fiducia nel progetto del candidato di sovranità.  

Francesco Ielà

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