Le elezioni politiche cambiano il volto di Giunta e Consiglio in Calabria: ecco chi subentra al posto degli eletti

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Catanzaro – Giunta e consiglio regionale in fermento a seguito delle elezioni politiche che hanno incoronato, anche in Calabria, il partito di Giorgia Meloni. Le ripercussioni delle elezioni appena concluse, infatti, andranno ad incidere anzitutto sull'esecutivo regionale con il presidente Roberto Occhiuto che dovrà fare i conti i subentri e più in generale con i mutati rapporti di forza all'interno della coalizione di centrodestra. A centrare l'elezione, infatti, sono stati due assessori: Fausto Orsomarso di Fdi (Turismo) e Tilde Minasi della Lega (Politiche sociali), entrambi hanno staccato un biglietto per Palazzo Madama. L'elezione di Orsomarso spalancherà le porte dell'Astronave calabrese a Sabrina Mannarino. Mentre nel caso di Minasi non si procederà alla surroga perché la neo senatrice leghista non era risultata eletta in consiglio regionale: toccherà al Carroccio scegliere il sostituto.

Una nuova configurazione si avrà anche in Consiglio regionale, a seguito dell’elezione di alcuni esponenti dell'assemblea legislativa calabrese, che saranno surrogati dai primi non eletti alle regionali del 2021: al posto di Giovanni Arruzzolo, attuale capogruppo di Forza Italia eletto alla Camera, in Consiglio regionale entrerà Domenico Giannetta; al posto di Simona Loizzo, attuale capogruppo della Lega a Palazzo Campanella eletta a Montecitorio farà ritorno in Consiglio Pietro Molinaro, al posto di Nicola Irto del Pd, eletto in Senato, entrerà Giovanni Muraca.

La vittoria del Presidente

Tra i vincitori della campagna elettorale merita una menzione a parte il presidente della giunta regionale Roberto Occhiuto. Alla vigilia del voto, il politico cosentino aveva chiesto agli amministratori del partito di Berlusconi di gettare il cuore oltre l'ostacolo con l'obiettivo di raggiungere un risultato importante in regione, più esteso rispetto al dato nazionale, al fine di poter “pretendere” dal nuovo governo una attenzione particolare per la Calabria. L'obiettivo è stato ampiamente raggiunto in quello che si è configurato come un testa a testa col partito di Giorgia Meloni. Anche chi considerava il momento elettorale come una sorta di tagliando per la giunta Occhiuto ha dovuto arrendersi all'evidenza del forte consenso raggiunto da tutto il gruppo dirigente forzista. La discesa in campo del governatore (anche il fratello Mario è risultato eletto al Senato) ha certamente portato i suoi frutti elettorali: Occhiuto, infatti, da quando è alla guida della Cittadella, ha inteso demandare alla segreteria regionale tutte le trattative politiche che hanno riguardato il voto amministrativo nei vari comuni della Calabria. Un disimpegno motivato dalla necessità di dedicare il proprio tempo al governo della regione, ma che in molti casi ha visto un centrodestra disunito risultare sconfitto alle urne (vedi le comunali di Cosenza e Catanzaro). Quindi la scelta di cambiare passo e scendere in campo in prima persona per non perdere l'occasione di poter contare su un governo amico.

B. M.

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