Politiche, la mappa dei parlamentari calabresi: tra riconferme, new entry ed esclusi eccellenti

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Catanzaro - Nella tarda serata di ieri, a quasi 24 ore dalla chiusura dei seggi, è giunta la ripartizione del Ministero dell'Interno dei seggi attribuiti con sistema proporzionale che completa la composizione della pattuglia degli eletti calabresi al Parlamento. Sono 19 i seggi attribuiti alla Calabria (13 alla Camera e 6 al Senato) in conseguenza della riforma costituzionale che ha ridotto a 600 il numero dei Parlamentari (400 deputati e 200 senatori).

Gli eletti in Senato

Nel dettaglio sono stati eletti nel Centrodestra al Senato per i collegi Uninominali Ernesto Rapani di Fratelli d'Italia (Calabria 1) e l'assessore regionale al Welfare, la leghista Tilde Minasi (Calabria 2) a cui si aggiungono altri due senatori assegnati con il riparto proporzionale e si tratta di Fausto Orsomarso, attuale assessore regionale al Turismo in quota Fratelli D’Italia, e Mario Occhiuto, già sindaco di Cosenza e fratello del governatore Roberto, in quota Forza Italia.

Gli altri due senatori assegnati con il proporzionale spettano uno a testa al Movimento 5 Stelle e al Centrosinistra. Per il Movimento guidato da Giuseppe Conte risulta eletto il magistrato Roberto Scarpinato. In questo caso, però, siccome Scarpinato è risultato eletto al proporzionale anche in Sicilia, bisognerà attendere le proclamazioni finali per capire in quale seggio risulterà eletto. Nel caso in cui dovesse scattare la Sicilia allora in Calabria prenderà il suo posto l'uscente Elisabetta Maria Barbuto. Per quanto riguarda il Centrosinistra a risultare eletto è stato il segretario regionale del Pd Nicola Irto che lascerà il Consiglio regionale per accasarsi a Palazzo Madama.

Gli eletti alla Camera

Alla Camera dei Deputati il Centrodestra porta a casa 8 deputati di cui 4 eletti con il riparto proporzionale e 4 nei collegi uninominali. In particolare, nei collegi Uninominali sono risultati eletti Domenico Furgiuele (Calabria 1), Wanda Ferro (Calabria 3), Giovanni Arruzzolo (Calabria 4) e Francesco Cannizzaro (Calabria 5). A loro si aggiungono i 4 eletti con il riparto Proporzionale che sono Alfredo Antoniozzi e Wanda Ferro in quota Fratelli d’Italia. Per Wanda Ferro, però, avendo anche vinto il collegio uninominale l’elezione passerà al primo dei non eletti che nel caso di specie è Eugenia Maria Roccella. Per Forza Italia ottiene il passaggio alla Camera l’ex senatore e attuale coordinatore regionale del partito Giuseppe Mangialavori, mentre la Lega ottiene un seggio con Simona Loizzo. La capogruppo del Carroccio in Consiglio regionale (al pari di Enza Bruno Bossio del Pd, seconda nel listino del proporzionale) è riuscita a strappare il seggio per effetto dei resti del collegio unico nazionale. Stravolgimenti dettati da una confusa legge elettorale che se da una parte ha premiato le calabresi Loizzo e Bruno Bossio, dall'altra ha sbarrato la strada all'ex senatrice Fulvia Caligiuri piazzata al secondo posto del listino dopo Mangialavori ma risultata non eletta.

Il Movimento 5 Stelle porta in Parlamento 3 deputati. Uno l’ha strappato al centrodestra al collegio Uninominale Calabria 2 dove Anna Laura Orrico ha battuto il deputato uscente Andrea Gentile, gli altri due invece li ottiene al proporzionale e si tratta di Vittoria Baldino e dell’ex procuratore capo della Direzione nazionale antimafia Federico Cafiero De Raho. Tuttavia anche in questo caso, come per Scarpinato, l’elezione del magistrato è avvenuta in due collegi diversi (Calabria ed Emilia Romagna) nel caso in cui De Raho dovesse risultare eletto per il collegio emiliano-romagnolo allora il suo posto in Calabria sarà preso dall’uscente Riccardo Tucci.

Chiude l’elenco dei 19 parlamentari eletti in Calabria il centrosinistra risultato sconfitto in tutti i collegi uninominali. A tornare in parlamento grazie al posizionamento nel listino plurinominale saranno il crotonese Nico Stumpo di Articolo 1 e la deputata cosentina Enza Bruno Bossio del Pd.

Gli esclusi

Non solo Gentile e Caligiuri. Tra gli esclusi eccellenti di questa tornata elettorale sono in diversi a “meritare” una menzione. A cominciare dalla mancata elezione del commissario regionale del partito di Salvini, Giacomo Saccomanno. Fra chi torna a casa c'è anche la vibonese Dalila Nesci, Sottosegretario di Stato uscente con delega al Sud, candidata nella lista di “Impegno civico” nata dalla “strana coppia” Di Maio-Tabacci; e il senatore uscente fedelissimo di Matteo Renzi, Ernesto Magorno, candidato non eletto del Terzo Polo e sindaco di Diamante. Fra i delusi figurano anche il sindaco di Cassano all'Ionio, il socialista Gianni Papasso, sconfitto all'uninominale dal leghista Furgiuele e Giusy Iemma, presidente del Pd Calabria e vice sindaco di Catanzaro. Iemma si è classificata al terzo posto nella sfida per l'uninominale di Catanzaro stravinta da Wanda Ferro.

Il flop di De Magistris

Sebbene ogni elezione rappresenti un momento unico e irripetibile nella vita dei partiti e dei movimenti, non è sfuggito all'attenzione degli osservatori politici il deludente 2,27% incassato dalla Unione Popolare di Luigi De Magistris in Calabria su base proporzionale. Un risultato che stride con quel 16,17% incassato dall'ex sindaco di Napoli alle regionali 2021 che è valso l'elezione nell'Astronave calabrese di Ferdinando Laghi e Antonio Lo Schiavo.

Bruno Mirante

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