Arpaia (Vigor Lamezia): “Domenica tutti allo stadio”

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Lamezia Terme - Prosegue il conto alla rovescia in vista del match con il Castel Rigone che potrebbe sancire lo storico approdo della Vigor Lamezia nella nuova terza serie nazionale, a distanza di ben sessantasei anni  dalla fugace apparizione dell’allora Vigor Nicastro nella vecchia serie C unica del secondo dopoguerra. Contrariamente al solito programma del martedì pomeriggio, considerata la sosta pasquale appena messaci alle spalle, stavolta ad interloquire con gli organi d’informazione all’interno della sala stampa del D’Ippolito non è stato mister Costantino, bensì, oltre al diesse Maglia, il massimo dirigente Claudio Arpaia. “Anche se durante l’anno ho parlato poco, visto che non mi piace apparire, in questo momento importante non potevo tuttavia esimermi dal venire a parlare con la stampa e, di riflesso,con tutta la città. Quasi un anno fa, al momento del mio insediamento, avevo detto chiaramente come l’obiettivo da raggiungere fosse la Lega Pro Unica.  E dopo inenarrabili  sacrifici, sotto tutti i punti di vista, ci apprestiamo a cogliere questo storico obiettivo, considerato che ci manca ormai l’ultimo passo per tagliare il traguardo.  In questi giorni ho letto di tanti dati storici, tipo i novantacinque anni di storia, sessantasei dall’ultima apparizione in C unica, gli anni di Spelta, l’ultima promozione sul campo targata 1987. Tutto ciò fa piacere, ma vorrei che al centro dell’attenzione ci sia soprattutto l’attuale squadra, a cui manca ancora il sigillo finale. Vorrei concentrarmi esclusivamente su questa società, quest’area tecnica e questi ragazzi che stanno andando in campo. All’intera popolazione di Lamezia Terme, ma anche a quella dei paesi vicini, dico di rendersi conto che stanno per avere la possibilità di assistere ad una giornata allo stesso tempo unica e storica. Prima, però, bisognerà battere il Castel Rigone e non è affatto una cosa scontata. Per fare realmente nostra la gara, bisognerà scendere in campo con grande determinazione e concentrazione. Non facciamoci illusioni perché nessuno regalerà nulla, soprattutto gli umbri che sono presieduti da una persona, qual è il presidente Cucinelli, che ha fatto della lealtà sportiva la sua prerogativa principale. Rimaniamo tutti assieme ancora compatti, dunque, augurandoci siano davvero numerosi ad accorrere al D’Ippolito il 27 aprile alle 15:00. Chi verrà, mi auguro potrà assistere ad un’esplosione dei colori biancoverdi”.

E sarebbe davvero bello dopo un’annata, la seconda consecutiva, parecchio  tribolata nonostante l’ottimo avvio. “E’ stato un campionato sofferto sotto tutti gli aspetti. In primis sul versante tecnico avendo dovuto operare delle scelte difficili, ma fatte sempre col cuore e la coscienza a posto, solo per il bene della Vigor Lamezia. Forse la scelta del cambio dell’allenatore è la più appariscente in questi casi, ma non è stato soltanto questo.  Sotto l’aspetto economico e finanziario, infatti, abbiamo dovuto scalare delle montagne quasi insormontabili. Ci stiamo riuscendo con sforzi inimmaginabili. Comunque, ripeto, pensiamo di aver operato bene e di aver sempre fatto l’interesse della Vigor Lamezia”.

Quanto al futuro, Arpaia precisa come “un occhio alla prossima stagione l’abbiamo comunque dato. Anche perché bisogna essere costantemente a posto coi conti, tant’è che in questi giorni avremo nuovamente la Covisoc in sede per uno dei soliti, periodici, controlli. E’ normale che la prossima serie C unica, qualora dovessimo approdarvi, sarà decisamente più dispendiosa, economicamente, rispetto a questa stagione. Ad ogni modo, le basi programmatiche le inizieremo a gettare solo una volta che avremo la certezza della categoria che andremo a disputare. A tal proposito, per i giorni immediatamente seguenti la partita di Melfi ho già indetto una riunione societaria per cercare di programmare il futuro della Vigor Lamezia. Potrebbero diminuire gl’ingaggi visto che da questa estate ci saranno meno squadre professionistiche?  Si dice sempre così, però poi quando vai ad affrontare ogni nuova stagione ti accorgi che c’è sempre da migliorare qualcosa e quindi le spese tendono ad aumentare. Non so se avete letto i nomi di quelle che potrebbero essere le squadre del prossimo girone C di Lega Pro. Compagini che fanno paura solo a nominarle. Per cui bisognerà essere pronti e preparati, e non soltanto per ciò che concerne il parco giocatori. Penso anche agli aspetti gestionali. Non è che una squadra di calcio è solo nei diciotto elementi inseriti domenicalmente in distinta. Dietro c’è una settimana di lavoro dello staff tecnico-medico, di quello di segreteria, di adempimenti nei confronti della Lega o del fisco. Tutto ciò rappresenta la vita di una società di calcio a questi livelli; di conseguenza per essere competitivi bisogna essere all’altezza in tutti questi diversi compiti. Sin dalla prossima stagione, inoltre, tutte le partite  di Lega Pro dovrebbero essere trasmesse in streaming. Quindi ci sarebbero spese ulteriori dato che bisognerà dotarsi di personale qualificato oltre che adeguare la rete wi-fi dello stadio”.
Il discorso scivola nuovamente sulle criticità stagionali.

“I momenti più difficili sono stati quelli relativi ai due avvicendamenti tecnici. L’esonero di Massimo Costantino, per quel che mi riguarda, mi ha fatto trascorrere una notte insonne. Alla fine, solo chi è chiamato a prendere tali decisioni sa quanto sia pesantissimo mandare via un allenatore che lavora giornalmente col massimo impegno. L’unica cosa che personalmente mi rincuora in questi casi, è avere la consapevolezza che lo stai facendo per il bene della squadra. Del resto hai a che fare con dei professionisti, ma soprattutto con dei grandi lavoratori. Ed è, o è stato, il caso di Costantino e Novelli. Poi si sa che solo chi non prende mai decisioni non sbaglia, ed il fatto di avere richiamato mister Costantino è anche stata la dimostrazione che nella vita soltanto i cretini non cambiano mai idea. Noi, essendoci resi conto di aver commesso un errore, abbiamo preferito farne uno solo e non due”.

A chi gli chiede qualche anticipazione sul futuro del duo a capo dell’area tecnica, il presidente del sodalizio di via Marconi risponde senza tanti giri di parole. “Io il diplomatico non so farlo. Posso dirvi che, per quanto mi riguarda, anche il prossimo anno sarà Fabrizio Maglia il direttore sportivo di questa società. D’altronde ha ancora un anno di contratto. Quello del mister invece scade il 30 giugno 2014. Non abbiamo ancora affrontato il discorso di un eventuale rinnovo perché naturalmente preferiamo concentrarci su questo finale di stagione. Ma affronteremo l’argomento a bocce ferme. Tra le ipotesi future concernenti la guida tecnica, vi è infatti pure quella di un’eventuale riconferma dell’attuale allenatore. Chi fa bene e consegue gli obiettivi prefissati, dev’essere sempre meritevole di riguardo”. A chi gli fa invece presente che quest’eventuale promozione avrebbe una forte impronta lametina dato che sia lo stesso direttore sportivo che l’allenatore, sebbene quest’ultimo sia nato a Milano da padre di origini reggine, lo sono a tutti gli effetti, Arpaia conferma come “nelle scelte fatte nel corso degli anni siamo andati volutamente in questa direzione. E sono convinto che proprio in quanto tali, le due figure menzionate ci abbiano messo qualcosa in più. E’ un orgoglio per me rappresentare questa società e far vivere questa gioia, domenica, in particolar modo ai nostri bambini”.

L’imprenditore operante nel ramo del vetro annuncia quelle che saranno le prime richieste della Lega volte all’adeguamento del Guido D’Ippolito ai requisiti richiesti dalla futura Lega Pro unica. “Mi ha già comunicato che per partecipare al prossimo campionato bisognerà ottemperare a norme nuove tra cui, in particolar modo, quella relativa al sistema di videosorveglianza. Tra qualche giorno manderanno un fax con una lista più precisa degli adempimenti strutturali e logistici da rispettare; lista che provvederò immediatamente a girare a chi di competenza, ovvero al Comune che è l’ente proprietario dell’impianto. Mi auguro non occorrano cifre esorbitanti. Noi saremo eventualmente pronti, come fatto in questi anni,  anche ad anticipare di tasca nostra la cifra occorrente per l’esecuzione dei lavori che dovessero essere richiesti. Comunque, ripeto, l’innesto di tutti questi pensieri avverrà soltanto dopo l’eventuale nostra matematica promozione”. A proposito del Comune, per domenica qualcosa pare stia già bollendo in pentola. “Ho già parlato con l’assessore Piccioni. Stiamo delineando i dettagli di questa giornata anche se io sono un pochino più frenato a parlarne per una questione scaramantica. Per cui non voglio anticipare quelli che sono stati i nostri discorsi”.

Di certo, invece, c’è che, per la seconda volta da quando ricopre la carica di presidente, domenica  Claudio Arpaia andrà in panchina. “A Poggibonsi ci sono tornato a distanza di più di un anno e l’ho fatto, come lo farò domenica, soltanto perché obbligato in tal senso da direttore sportivo, tecnico e squadra. Avendo poi vinto, in Toscana, al gesto si è inevitabilmente dato un certo peso scaramantico”. Dulcis in fundo, il massimo dirigente biancoverde traccia un sommario bilancio di questo suo quasi primo anno di presidenza. “Quando, l’8 giugno 2013, ho assunto questa carica mi è venuta in mente una frase che disse Papa Giovanni Paolo I quando fu eletto: E’ giunto il pericolo per me. Di pericoli forse ne ho scampati tanti finora, fermo restando che chi è alla guida di una società di calcio deve ritenersi sempre sul chi va la, essendoci costantemente dei problemi e delle incombenze che pressano. Un compito abbastanza gravoso insomma”. Oggi, mercoledì, la squadra ha intanto sostenuto una seduta pomeridiana al Riga dove, a causa della pioggia caduta in giornata, ci si ritroverà anche alle 14:30 di domani per la consueta partitella in famiglia del giovedì.

                       Ferdinando Gaetano 

                                                                                 

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