Atletico Maida: “Amarezza per inadeguatezza arbitraggio contro la capolista, richiederemo confronto con classe arbitrale calabrese”

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Maida - Nonostante le assenze, gli elementi non al meglio ed il periodo non certo positivo, domenica l’Atletico Maida ha sfoderato una prova di carattere contro la capolista Vallata del Torbido che, dal canto suo, ha più volte rischiato d’incorrere nella seconda sconfitta stagionale.  A non essere andato giù alla dirigenza maidese, non è stato tanto lo 0-0 finale, quanto, soprattutto, la direzione di gara del signor Ruggiero di Paola. Arbitraggio che avrebbe fatto un po’ il paio con quello di poche settimane prima a Mileto.  Circostanze che hanno spinto il sodalizio dell’hinterland lametino a diramare un lungo e duro comunicato stampa che vi proponiamo qui di seguito.

“La Dirigenza tutta dell’ASD Atletico Maida intende comunicare tutta la propria amarezza per l’arbitraggio disastroso del Signor Ruggiero di Paola durante la partita di cartello svoltasi domenica pomeriggio al “Nicolazzo” di Maida contro la capolista Vallata del Torbido. Dopo aver premesso che la partita in campo è stata maschia ma correttissima, che riconosciamo la forza e il meritato primato in classifica della Vallata del Torbido, e che fra le due dirigenze c’è stato clima di cordialità prima e dopo la partita, dobbiamo prima di tutto dire che ci è sembrato poco corretto che in una partita così importante (prima contro quarta in classifica), al “Nicolazzo” non fosse presente alcun osservatore arbitrale. Specie dopo il precedente di Mileto (gol regolarissimo annullato al 90esimo a El Aoudi sul risultato di 2-2, oltre alla, nell’occasione scadentissima, performance in generale dell’arbitro), dove comunque era presente l’osservatore, allorquando, proprio in virtù di quel pareggio, la squadra ha perso la vetta della classifica.

Durante la partita contro la Vallata il signor Ruggiero ci ha penalizzati in più episodi clamorosi. Il primo al 10’ della ripresa, quando “ferma” il nostro giocatore El Aoudi, arrivato solo davanti al portiere nonostante il fallo ricevuto da un difensore ospite (già ammonito), senza concedere il chiarissimo vantaggio. Per di più senza neanche estrarre il secondo cartellino giallo a carico del calciatore della Vallata, che sarebbe così rimasta in dieci uomini.

Sorvolando su un possibile rigore non concesso a nostro favore (questa può essere una situazione più che opinabile) e sull’espulsione del nostro giocatore Santo per proteste (dopo aver subito due falli consecutivamente nella stessa azione), al novantesimo arriva poi l’episodio del clamoroso gol annullato a Garoffolo.  Nello specifico due giocatori della Vallata si scontrano, uno dei due rimane a terra e nel prosieguo dell’azione Garoffolo (nettamente tenuto in gioco dal difensore a terra) segna il gol che l’arbitro, fra l’incredulità dei circa 250 spettatori presenti, annulla per un fuorigioco inesistente.  Non contento, espelle il nostro capitano per proteste, senza provare magari un po’ a mettersi nei panni del capitano di una squadra che prova a chiedere spiegazioni circa l’annullamento di un gol valido che avrebbe quasi sicuramente sancito la vittoria del Maida, essendo la partita oramai agli sgoccioli”.

La società giallorossa si lamenta pure dell’atteggiamento che avrebbe tenuto il fischietto paolano a fine gara. “Nonostante il nostro direttore sportivo lo abbia accompagnato negli spogliatoi, facendo al contempo allontanare tutti i calciatori e dirigenti, in modo da consentirgli di dirigersi in completa tranquillità negli spogliatoi, quando l’arbitro è uscito dagli stessi per raggiungere la propria automobile, porge la mano ai due carabinieri presenti non degnando di alcun saluto la dirigenza locale che, come sempre numerosa, attende l’uscita degli arbitri, a fine partita, per i saluti di rito. Questo gesto di maleducazione finale rafforza la nostra tesi dell’inadeguatezza dell’arbitraggio della partita”.

“Ci sentiamo poco tutelati – prosegue la nota stampa dell’Asd Atletico Maida - e quindi richiederemo per l’ennesima volta un confronto con la classe arbitrale calabrese, nonostante nessuno dei suoi vertici ci abbia finora mai degnato di una risposta o di un incontro. Eppure la civiltà di questa dirigenza è riconosciuta in tutta la regione, così come la sportività dei cittadini maidesi, ancora una volta messi alla prova duramente da condotte, inopportune e inopinabili, poste in essere da chi dovrebbe tutelare lo svolgimento regolare delle partite. Neanche basta, a nostra tutela, riprendere tutte le partite della stagione visto che poi i nostri video non vengono presi in considerazione né per far crescere il settore arbitrale, né per sanzionare eventualmente l’arbitro che magari altera, per incompetenza o altro, il risultato di una partita.  Di contro, le società sono sempre le prime a pagare nei confronti di tesserati che prendono squalifiche, multe o altro, così come sono sempre le prime a dover spesso pagare per responsabilità indirette. Ci chiediamo, di conseguenza, perché se un giocatore sbaglia può essere punito dall’allenatore con la sostituzione, o mandandolo in panchina nelle gare successive, o dalla società con una multa, mentre questi signori continuano ad arbitrare anche la domenica  dopo  un loro eventuale disastro?”.

Dalla società, infine, rendono noto che sulla loro pagina facebook sono visibili i video delle azioni che la squadra ritiene “incriminate”.

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