Butera (Vigor Lamezia): lascio con la speranza che chi subentrerà possa fare meglio

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Lamezia Terme - L’argomento del giorno in casa Vigor è l’ufficializzazione dell’addio della proprietà. Un passaggio ovviamente nell’aria e per molti versi inevitabile visti i risultati non raggiunti, sul campo, nelle ultime due stagioni. Ad annunciarle, a fine gara, è il presidente, oramai dimissionario, Giancarlo Butera. “Lascio la Vigor. Mi dimetto, così come richiesto a furor di popolo, e consegno la squadra alla città. Se c’è qualcuno in grado di fare meglio, che lo faccia. Lascio, comunque, nella piena convinzione di aver operato nell’esclusivo interesse della Vigor, ma con l’unico rammarico di non essere riuscito a vincere il campionato e quindi a riportare questo club in categorie più adeguate alla sua storia. Credetemi, ce l’ho messa tutta. E’ stato un onore rappresentare e guidare la squadra della mia città, quella per cui tifo da quand’ero piccolo e che amerò sempre. L’unica squadra per la quale ho pianto e gioito. La Vigor è un pensiero bellissimo: amore e fede. Solo chi la ama può capire. Per lei ho trascurato anche famiglia e lavoro, ma non me ne pento. In questa esperienza ho capito che ad amare la Vigor sono veramente in pochi. Una squadra abbandonata da tutti, da ex soci, tifosi e sponsor. Tutti scappati quando la nave stava affondando, mentre prima erano tutti pronti a salire sul carro dei vincitori.

A maggio 2015 sono scomparsi tutti: politica assente, Comune assente, classe imprenditoriale assente. La scorsa stagione quando, pur tra mille difficoltà, cercavo di allestire una squadra capace di salvarsi in D, e c’ero quasi riuscito, tutti gli altri remavano contro, consigliandomi di navigare a vista ed addirittura di non spendere soldi nell’acquisto di altri calciatori, dato che per questi soggetti sarebbe stato inutile. Ho lottato da solo senza che nessun politico o imprenditore si sia avvicinato. Basti notare i pochissimi sponsor presenti a bordo campo in questa stagione. Per non parlare di quei soggetti che fino a poco tempo fa si fregiavano del nome Vigor Lamezia come collaboratori o sostenitori, ma che oggi rinnegano il tutto e remano persino contro solo per i loro interessi personali. Ripeto, non ho rimpianti perché ci ho messo sempre la faccia, senza mai tirarmi indietro nonostante l’avessi potuto fare anch’io. Ho invece scelto di espormi alle critiche dei tifosi. Mi scuso con loro se qualche volta gli ho risposto in modo eccessivamente stizzito o acceso, ma sono fatto così caratterialmente. Ad alcuni tifosi va comunque tutta la mia stima, e mi riferisco a coloro che non contestano a prescindere o solo per il gusto di farlo. Ma solo perché amano troppo questi colori ed anch’io avrei fatto lo stesso al posto loro. I veri tifosi in questi due anni tuttavia potevano e dovevano starci più vicini. Non è vero come dicono che esistono solo i colori al di la della categoria. Quando si era in Lega Pro erano tutti sostenitori della Vigor, in Eccellenza nessuno. Onore comunque a chi ci ha seguito sempre. La Vigor è davvero la cosa più bella di questa città e quando va male ne risente ovviamente tutta Lamezia, città rubata e derubata da tutti”.

Butera prosegue nella sua dichiarazione fiume. “Lascio con la speranza che chi subentrerà possa fare grandi cose, regalando le giuste soddisfazioni alla piazza. Un grosso ringraziamento, infine, a colui ch’è stato additato in modo fin troppo precipitoso come il responsabile delle disgrazie della Vigor. Mi riferisco al patron Claudio Arpaia. Nonostante tutto ha deciso di non mollare, e poteva farlo tranquillamente, continuando a darci una mano, anzi sposando sin dall’inizio il nostro progetto. Una grande persona. Come lui ne ho viste poche nel mondo del calcio. A mio avviso avrebbe meritato ben altra considerazione, soprattutto da chi gli stava vicino in passato e gli ha poi voltato le spalle.

Butera allarga quindi il raggio al campionato oggi conclusosi. “Sono rimasto piacevolmente sorpreso dall’accoglienza trovata in questo campionato in cui personalmente mi cimentavo per la prima volta. Siamo stati accolti benissimo su tutti i campi, senza mai dover registrare alcun episodio increscioso. Quindi mi preme fare i complimenti a tutta la Lega calabra ed alle società partecipanti al massimo torneo regionale. Se sono stati fatti passi in avanti così corposi rispetto al passato vuol dire che le varie componenti hanno seminato bene in questi ultimi anni”.

E’ il momento del ringraziamento ai singoli. “Ci tenevo moltissimo a ringraziare i miei compagni di avventura. I due direttori Antonio Morelli e Francesco Sortino ed il resto dello staff iniziando da Nicola Vaccaro, a Salvatore e Raffaele Alvino, Pasquale e Pino Crapella, Enzino Morelli e via dicendo. Tutta gente molto attaccata ai colori biancoverdi e che ci ha dato una grossa mano nonostante le tante traversie stagionali. Ringrazio anche lo staff tecnico, sia quello iniziale facente capo a mister Andreoli, che quello di Antonio Gatto con il preparatore atletico Viapiana e l’allenatore dei portieri Gianluca Caravella, il massaggiatore. A tutti grazie avendo dovuto subire il peso di un campionato nato sotto una cattiva stella e terminato senza raccogliere quello che avremmo meritato. Della squadra si può dire quello che si vuole ma noi riteniamo tutt’oggi di aver allestito una buona squadra. I risultati arrivati sul campo sono stati figli sia di episodi sfortunati che della diffidenza che ha sempre circondato la squadra e noi società. Abbiamo lottato contro tutto e tutti in un torneo difficile, nel quale ci siamo imbattuti in due corazzate capaci di far risaltare in modo così netto il divario con le restanti squadre” .

Ferdinando Gaetano

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