Conclusa la Formula 18 Catamarani dedicata a "Domenico Vaccaro" nelle acque del golfo di Sant’Eufemia

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Gizzeria - Il colore del cielo che si leva nel vento, sul litorale tirrenico, saluta la Formula 18 di Catamarani, organizzata dal Circolo Nautico Lametino presieduta da Aldo Pujia in collaborazione con la sezione dei veterani dello sport di Falerna. Al colore azzurro di un cielo segue il colore delle acque del golfo di Sant’Eufemia che avvolgono il VII Memoral dedicato a Domenico Vaccaro, capo nocchiere dell’Accademia Navale di Livorno. Gli equipaggi sono stati agevolati dal vento sud-ovest 6 nodi con mare forza 1. Con questa andatura, è stato agevolato il percorso che si è realizzato a 300 metri circa dalla battigia: è stata affascinante la rotta delle imbarcazioni che, con la loro imponenza velica, s’inchinavano - pur se in volo - davanti agli spettatori ammirati. La manifestazione che ogni anno attira moltissimi appassionati, è stata seguita da numerosi addetti ai lavori e tantissimi sportivi; il tutto con la supervisione dei giudici di regata: Pujia, Cilento, Muraca e della presidente  dei veterani dello sport, Caterina Bertolusso.

Questo l’ordine d’arrivo degli equipaggi:

1° Lancellotti Edo (timoniere) e Teocoli Leo (prodiere); tutti e due vantano un’esperienza quarantennale di vela;

2° Nini Calabria (timoniere) e Gianni Iba (prodiere)

3° Antonello Milano (timoniere) e Rossellina Mangani (prodiere); Nini Calabria, arrivato al 2° posto e Antonello Milano al 3°, sono reduci di Campionato Nazionale Formula 18.

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La premiazione è stata rimandata a fine settembre, presso la sede dei Veterani dello sport, Hotel Torino. L’andatura della festa è continuata nella dialettica tra sport e vita che ha visto i suoi protagonisti nella persona di Lancillotti e Teocoli; nella festività di un abbraccio, si sono raccontati le emozioni delle prime imbarcazioni a vela, sul litorale calabrese, a cominciare dal 1975: un modo di entrare in contatto con la natura e di tenersi in forma da autentici veterani dello sport. Dopo il pranzo, offerto dalla signora Caterina Bertolusso, il corteo memoriale aperto dal nostro conterraneo, Domenico, nel saluto, ci ricorda di non perdere quel filo tra volo e vela, intessuto da secoli.  

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