L'Fc Lamezia Terme vince in extremis a Sant'Agata ed accorcia a -2 dalla vetta

fc-sanagata_f0d77.jpgFoto da Facebook

Lamezia Terme - Cambia radicalmente tutto nei minuti finali del match del “Biagio Fresina” tra il Città di Sant’Agata e l’Fc Lamezia Terme. Fino a 5’ dal novantesimo i siciliani conducevano per 1-0 il che, visti i finali delle gare di Cittanova e Cava de Tirreni, comportava l’allungo a +5 della capolista e il crollo del distacco tra i lametini e la Cavese da quattro ad una sola incollatura. Alla fine, invece, Rusescu dal dischetto e, in pieno recupero, l’argentino Haberkon ribaltano in extremis il risultato, regalando ai gialloblù la sesta vittoria consecutiva della gestione Tony Lio.

Lontano dal “D’Ippolito” il Lamezia conserva dunque l’imbattibilità avendo, dopo l’iniziale pari con il Santa Maria Cilento, vinto tutte le successive sei sfide esterne. Come già anticipato, si interrompe, di contro, la striscia di sei affermazioni di fila della capolista Gelbison, fermata sul nulla di fatto a Cittanova, per cui, considerata pure la concomitante sconfitta casalinga del Santa Maria, ad opera del Castrovillari, Sirignano e compagni eguagliano la serie vincente della squadra di Vallo della Lucania, potendo, sulla carta, superarla domenica prossima contro la Cavese che, come suo solito, al “Simonetta Lamberti” vince ancora per 1-0 nel finale, stavolta ai danni dell’Aversa. Metelliani che restano perciò terzi, sempre a -4 dai lametini. Frena ancora l’Acireale che, non andando oltre l’1-1 casalingo contro il Portici, è scavalcato dal Paternò che seppellisce letteralmente di gol (8-1!) un F.C. Messina che sembrerebbe aver mollato anche a livello societario.

Nuovo miglior attacco del girone, a seguito della goleada odierna, diventa quello del Paternò, seguito da quello del Licata e quindi del Lamezia. Gialloblù che si mantengono anche terza difesa dopo quelle sinora più impenetrabili di Gelbison e Cavese. Le prime due della classe sono anche le squadre che hanno vinto più gare, ben dieci su tredici. Un solo pareggio per l’Fc Lamezia, al pari di Cittanova e Sancataldese. Terza battuta d’arresto consecutiva per il Sant'Agata, sebbene i tre passi falsi siano giunti al cospetto di Gelbison, San Luca e, appunto, Lamezia. La formazione siciliana, guidata in panchina dal girifalcese Mimmo Giampa’, e con il marcellinarese di adozione Leo Vanzetto tecnico in seconda, oggi pomeriggio ha tuttavia messo in grosse difficoltà i più titolati avversari, tant’è che, per quanto vistosi in campo, il risultato finale punisce oltremodo i biancazzurri peloritani.

Com’era prevedibile, Tony Lio schiera il 2003 Amendola (prima presenza con la maglia gialloblù) in sostituzione dell’acciaccato Miliziano, neanche convocato, come esterno basso di destra. A centrocampo, dopo la buona prestazione sfoderata subentrando a Bezzon contro l’Aversa, fiducia dal primo minuto per l’altro under Tringali. Accanto a lui, stante le condizioni non ottimali di Maimone e l’assenza anche in panchina di Corapi, nonostante risultasse tra i convocati, vengono schierati Salandria e Bernardi. Davanti la novità è rappresentata dalla prima volta da titolare di Sandomenico.   Fase iniziale di studio interrotta al 21’ dal cross in area dell’ex Vigor Giovanbattista Catalano per lo stacco fuori dallo specchio di Nemia. Dopo tre giri di lancette, gol annullato, per off-side, a Sandomenico. Catalano stavolta prova la soluzione personale a cercare il palo più lontano, di poco a lato. Al 29’ Calafiore lancia Cicirello che di petto va via a Miceli salvo poi calciare alto. Al 43’ tiro di Umbaca, dalla media distanza, troppo centrale per impensierire Cannizzaro. Poco dopo Brugnano scodella per il pronto colpo di testa di Giuliano che costringe Lai ad alzare in bello stile in angolo. In pieno recupero il Sant’Agata però passa. In contropiede Catalano dalla sinistra mette dentro un cross respinto da Miceli, la palla arriva sui piedi di Brugnano che la stoppa e di sinistro la mette alle spalle di Lai.

La ripresa si apre, come nel primo tempo, sull’asse Catalano – Nemia il cui destro non inquadra la porta. Al 12’ Cicirello ha l'occasione del 2-0 ma, a tu per tu con il portiere ospite, calcia male consentendo a quest’ultimo di bloccare. Ancora una grossa chance per Cicirello che, di testa, su traversone del solito Catalano, spedisce oltre la traversa. Poi prova con il sinistro, preda di Lai. Poco prima della mezzora angolo dell’ex bianco verde per Faella che, da buona posizione, manda ancora alto. Al 40’ l’arbitro indica il dischetto per punire un fallo in uscita di Cannizzaro su Rusescu, entrato a inizio ripresa assieme al cileno Herrera, entrambi all’esordio. Lo stesso centravanti rumeno trasforma dagli undici metri. In pieno recupero, micidiale ripartenza del Lamezia: Herrera  serve Haberkon  che, solo contro Cannizzaro, non sbaglia mettendo a segno il suo terzo gol stagionale. Nei successivi 3’ di extratime gli ospiti si difendono con ordine portando a casa un successo inaspettato per come si era messa la sfida.

A fine gara, obiettiva l’analisi di Lio in sala stampa. “Sapevo sarebbe stata una partita difficilissima, e in settimana lo avevo ripetuto ai miei, contro una squadra che sa il fatto suo. Complimenti a mister Giampà perché sull’1-0 abbiamo rischiato più volte di prendere il raddoppio che meritavano. Invece abbiamo trovato il pari su rigore e in pieno recupero in ripartenza siamo riusciti anche a fare il 2-1. Il Sant’Agata secondo me non meritava di perdere, ma il calcio è strano. Ci prendiamo questi tre punti importantissimi per noi al fine di continuare nel nostro percorso. Ma in settimana ci chiuderemo nello spogliatoio per analizzare le diverse cose che oggi non hanno funzionato, ma ritengo anche per via della prestazione sfoderata dall’avversario”.

Cambi ancora una volta decisivi. “Lo dico sempre che con le ormai cinque sostituzioni consentite, chi entra dalla panchina in corso d’opera è come se giocasse anch’egli titolare.  Si può cambiare quasi mezza squadra e se i subentranti entrano con la giusta determinazione, come successo sia oggi che nelle gare precedenti della mia gestione, possono risolvere la partita a nostro favore”.

Sugli esordi di Rusescu ed Herrera. “Era la loro prima partita. Mi dispiace perché Rusescu  si è fatto male al polpaccio, tant’è che negli ultimi 15’ è rimasto in campo giusto perché non avevo altri cambi a disposizione. Mi auguro non sia niente di serio essendo un giocatore molto importante per noi e sarebbe un peccato doverlo perdere già dopo il primo spezzone di gara giocata. Herrera aveva tanta voglia di mettersi in mostra e dare una mano, cosa che ha pure fatto, ma come detto già in altre circostanze ho una rosa importantissima che mi tengo ben stretta. Ripeto, ci prendiamo questi tre punti importantissimi, pur non avendo giocato benissimo, visto pure che la Gelbison ha pareggiato e quindi gli abbiamo rosicchiato metà dei quattro punti di distacco che avevano su di noi”.

Ad un cronista locale che gli chiede quale sia il segreto della gestione Lio, il tecnico di Feroleto Antico risponde che “non c’è nessun segreto. Per me è importante allenarsi sempre con il sorriso sulla bocca. E’ vero che abbiamo l’obiettivo di vincere il campionato, ma se si trasmette ansia e troppa pressione queste diventano deleterie. Per questo ai ragazzi ripeto di allenarsi  con il sorriso e scendere in campo tranquilli essendo alla fine pur sempre una partita di calcio. L’applauso, perciò, va fatto a loro, sia a chi gioca di più che di meno, dato che durante la settimana si allenano al massimo come devono fare e quindi la domenica poi raccolgono i risultati”. “Non sento assolutamente il peso di dover vincere per l’organico importante – prosegue Lio -. Non lo sentivo all’inizio, quando mi è stata affidata provvisoriamente la guida della squadra, e non lo sento neanche adesso che sono stato confermato allenatore in prima. Da calciatore mi sono preso sempre le mie responsabilità anche quando ho giocato in piazze importanti dove si doveva vincere. E la stessa cosa la faccio adesso da tecnico, essendo il mio obiettivo trasmettere serenità al gruppo”.

Mastica amaro Mimmo Giampà: “Sconfitta che brucia perché non stiamo raccogliendo per come ci esprimiamo. Se perdiamo questo tipo di partite vuol dire, però, che dobbiamo metterci più concentrazione, non essendo la prima volta che ci succede. Da quando alleno penso che se giochi meglio dell’avversario hai più possibilità di vincere, ma ultimamente per noi non è così. Il mio portiere da cinque partite a questa parte non fa una parata eppure becchiamo due reti a gara. Il Lamezia probabilmente ci ha impensierito più nel primo che nel secondo tempo allorquando avevamo il pieno controllo del gioco, sfiorando il 2-0 più di una volta. Nel calcio contro squadre così forti ed esperte se sbagli vieni però subito punito, giocandovi calciatori che te la possono risolvere in qualsiasi momento. Dobbiamo lavorare di più sui nostri difetti ma faccio comunque i complimenti ai miei ragazzi per aver disputato una grande partita contro calciatori con lunghi trascorsi tra i professionisti. L’unica medicina che conosco per uscirne è il lavoro”. Quanto alla lotta al vertice, l’ex centrocampista della Vigor Lamezia in C afferma che “il Lamezia è la squadra più forte del girone come uomini, anche se non avrà magari il gioco della Gelbison. E’ però ben messa in campo e sa soffrire”.

CITTA’ DI SANT’AGATA – LAMEZIA TERME  1-2

CITTA’ DI SANT’AGATA (3-4-2-1): Cannizzaro; Giuliano, Brugaletta, Capone; Brugnano, Iania (3'pt Cicirello) (19’st Faella), Favo, Nemia (33’st Sannia); Calafiore, Catalano (38’st Cipolla); Alagna (15’st Nuzzo). In panchina: Fernandez, Pascali, Bongovanni, Siracusa. Allenatore: Giampà

FC LAMEZIA TERME (4-3-3): Lai; Amendola, Miceli, Sirignano, Tipaldi; Tringali (28’st Provazza), Salandria, Bernardi; Umbaca (35’st Haberkon), Maritato (12’st Rusescu), Sandomenico (7’st Herrera). In panchina: Gentile, Rechichi, Bezzon, Talarico, Maimone. Allenatore: Lio 

ARBITRO: Enrico Cappai di Cagliari (Giudice di Frosinone e Pancani di Roma1)

MARCATORI: 47’pt Brugnano (CDS); 40’st Rusescu su rig. (LT), 47’st Haberkon (LT)

NOTE: ammoniti Tipaldi (LT), Calafiore (CDS), Sirignano (LT), Alagna (CDS), Cannizzaro (CDS) 

Ferdinando Gaetano

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