Lamezia, ancora un week-end da emigranti per le squadre calcistiche cittadine

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Lamezia Terme - Ancora nessuna novità sul fronte stadi cittadini. Se al PalaSparti sono finalmente iniziati i lavori per renderlo a norma, e quindi nuovamente usufruibile dalle varie, e prestigiose, realtà sportive che vi giocano le proprie gare di campionato, i tre maggiori impianti calcistici, per non parlare dei restanti (il “Remo Provenzano” di Capizzaglie e quello di Fronti), continuano a non poter ospitare partite ufficiali. Sambiase Lamezia 1923, Asd Vigor Lamezia Calcio 1919, Promosport e Scommettendo.it Fronti, ovvero le compagini lametine che hanno già iniziato la stagione agonistica, sono sinora dovute emigrare nelle vicine Pianopoli e Maida per i rispettivi impegni interni di campionato o coppa. Anche l’Asd Vigor 1919 di Seconda Categoria ieri si è dovuta spostare a Pianopoli per la prima edizione del Trofeo Baccari che ha visto, tra le altre, la partecipazione di due club di Eccellenza quali Paolana e Milazzo. Identico il copione che si ripeterà in questo week-end, con la Promosport costretta ad anticipare a domani al “Pino Catania” di Pianopoli (dove domenica la locale formazione di Prima Categoria debutterà ospitando il Capo Vaticano) il match casalingo con il Roggiano, e Sambiase e Fronti ancora alla ricerca di uno stadio (Maida?) dove poter ospitare, rispettivamente, Marina di Schiavonea e Badolato. Davvero una situazione incresciosa e paradossale, dato che il D’Ippolito ed il Renda erano già stati chiusi da fine dicembre allo scorso marzo. Quindi la riapertura, che si pensava definitiva, prima della nuova chiusura con l’aggiunta, stavolta, del “Rocco Riga” di Sant’Eufemia Lamezia. Come ormai noto ai più, il motivo della nuova serrata è individuabile soprattutto nella mancanza del certificato di classificazione energetica e nel mancato accatastamento di tutte, o parte, delle strutture poc’anzi menzionate. Nei giorni scorsi sono stati effettuati anche dei piccoli lavori (sistemazione dei bagni e pittura dei cancelli di sicurezza), ad opera degli operai del Comune, presso l’impianto di via Marconi. Altri sarebbero stati fatti a spese della società biancoverde che milita in Promozione. Ferme restando le colpe per chi negli ultimi decenni ha “dormito”, non accorgendosi che i principali stadi cittadini non erano, in toto o in parte, accatastati, o privi delle necessarie certificazioni, è altresì indiscutibile l’eccessiva lentezza con la quale si sta ora provvedendo a rimettere le cose a posto. Ed in tal senso la pazienza dei vari dirigenti calcistici si starebbe ormai esaurendo. Se la situazione non si sbloccherà entro una decina di giorni, si vocifera di una decisione che avrebbe del clamoroso: il ritiro dai rispettivi campionati da parte, quantomeno, di Asd Vigor Lamezia Calcio 1919, Sambiase e Promosport. Se da una parte c’è la massima disponibilità a collaborare con la macchina comunale, è altresì scontato, dall’altra, che non si può continuare a lungo a peregrinare per i vari campi dell’hinterland, con conseguenti aggravi di spese e mancati incassi. Tra l’altro, nella malaugurata, oltre che estrema, ipotesi del ritiro delle principali compagini calcistiche cittadine, il Comitato Regionale della Figc-Lnd, nella persona del suo presidente Saverio Mirarchi, sarebbe pronto a far causa al Comune di Lamezia Terme chiedendo il risarcimento per il danno d’immagine ed economico procurato.

Ferdinando Gaetano

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