Lamezia, Palmieri tra i 26 delegati di categoria per elezione nuovo presidente Figc

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Lamezia Terme - Tre su tre. L’Aiac calabrese avrà il massimo dei delegati possibili all’Assemblea Elettiva Federale che, il prossimo 6 marzo, presso un noto albergo romano, eleggerà il nuovo, ma potrebbe anche essere una riconferma, Presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio. Oltre duecentocinquanta gli aventi diritto di voto, tra cui tutti i presidenti dei club di Serie A, B e Lega Pro, sessanta rappresentanti della Lega Nazionale Dilettanti,  altrettanti calciatori tra professionisti e dilettanti, nove arbitri e ventisei allenatori equamente divisi tra tecnici dilettanti ed in possesso del patentino di professionista.

Di questi ultimi tredici, ben due saranno calabresi: Nicola Sergi e Nevio Orlandi (che da calciatore ha indossato anche la maglia della Vigor Lamezia). A rappresentare gli allenatori dilettantistici della nostra regione sarà invece il lametino Fortunato Palmieri. Questi tre nomi proposti dall’Aiac calabrese sono tutti passati indenni dalle “forche caudine” rappresentate dal successivo voto espresso dagli associati di ben cinque regioni (ognuna delle quali ha dunque portato una propria rosa di nomi): Sardegna, Campania, Basilicata, Puglia e appunto Calabria.

“Tutto è partito come una candidatura di servizio. Il presidente regionale Raffaele Pilato - osserva Palmieri -  mi ha detto che c’era bisogno di un nome spendibile per questa candidatura ed ha pensato al sottoscritto, essendo stato per un certo periodo, prima di dimettermi per impegni di lavoro, segretario del Consiglio Provinciale. Contro ogni mia aspettativa, i colleghi di ben cinque regioni hanno deciso di appoggiarmi con quasi quattrocento preferenze. Una nomina che mi riempie di orgoglio e soddisfazione dato che, mi pare, sia la prima volta che un tecnico lametino viene designato a votare, in rappresentanza della categoria, il nuovo Presidente della Figc. Un risultato importante per l’intero movimento degli allenatori lametini. Ringrazio il presidente regionale Raffaele Pilato, quello provinciale Alessandro Vinci, e tutti i colleghi che mi hanno onorato di questo incarico che mi auguro di espletare al meglio”.

Ex portiere, tra le altre, di Vigor Lamezia, Adelaide, Sambiase, Gioiese e Rosarnese (con la cui maglia nella stagione 1986-87 stabilì il record, che resiste tuttora, d’imbattibilità in Interregionale o serie D che dir si voglia), Fortunato “Fofò” Palmieri sarà comunque uno dei due lametini ad avere l’onore, il prossimo 6 marzo, di contribuire ad eleggere il capo del governo del calcio nazionale.

Da membro ed associato dell’Aiac regionale, Palmieri tiene a snocciolare qualche dato a supporto del buon lavoro che si sta facendo. “Con l’avvento del nuovo corso a presidenza Pilato, gli iscritti sono aumentati del 30%. Si è fatto un lavoro importante, riconosciutoci con la conferma di tutti e tre i delegati che abbiamo proposto per  l’ormai prossima Assemblea Elettiva Federale.  A breve, inoltre, organizzeremo un nuovo corso qui in Calabria, e sarà uno dei soli cinque organizzati su scala nazionale”.

Due le opzioni che i quasi trecento delegati nazionali avranno a disposizione il prossimo 6 marzo: l’uscente Tavecchio e l’attuale presidente della Lega di Serie B, Abodi. “Come delegati Aiac seguiremo le indicazioni di voto della nostra associazione. Come qualcuno già saprà, il nostro presidente nazionale Renzo Ulivieri ha recentemente sciolto le riserve dicendoci di votare per la continuità, sebbene alle scorse elezioni, allorquando si era reduci dalla figuraccia fatta dalla Nazionale al Mondiale in Brasile, aveva voltato le spalle a Tavecchio sostenendo l’allora sfidante Demetrio Albertini”.

Tornando all’ambito calcistico regionale, Fortunato Palmieri rimarca quelli che continueranno ad essere i principi cardine dell’associazione di categoria.  “Innanzitutto mi preme esprimere la nostra condanna ed indignazione per tutti quegli atti di violenza che, seppur sporadicamente, continuano a verificarsi sui campi dilettantistici calabresi. Vedi, non ultima, l’aggressione subita, ad opera di un calciatore ospite, dalla ragazza che domenica ha diretto la gara di Prima Categoria tra la Terina ed il SoveratoDavoli. Come si può arrivare ad alzare le mani addirittura ad una donna? Purtroppo ancora resiste qualche sacca violenta. Per non parlare di quella sorta di “odio tribale” che ancora si respira in alcuni, per fortuna sempre di meno, ambienti calcistici della nostra regione. Restringendo il discorso alla nostra categoria, continueremo ad esigere che ogni squadra affiliata alla Federazione abbia un allenatore abilitato. Che non ci siano prestanomi o salti da una squadra all’altra nel corso della stessa stagione. Saremo sempre vigili sulla legalità e sul rispetto dei ruoli”.                                                                                                               

Ferdinando Gaetano

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