Puccio (Vigor Lamezia): “Bello giocare nella bolgia del D’Ippolito"

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Lamezia Terme - Dopo un inizio di stagione caratterizzato da prestazioni senza infamia e senza lode, il “motore” di Gabriele Puccio sta iniziando a carburare. Non a caso sabato scorso è stato il migliore in campo dei suoi. Magra soddisfazione, tuttavia, visto l’1-0 finale a favore dei peloritani. “Infatti non è bellissimo ricevere lo scettro di migliore in campo quando si perde. Comunque diciamo che stavo bene fisicamente e quindi le gambe giravano. Ho cercato di dare tutto me stesso, provando anche qualche inserimento considerato che Fabio (Scarsella ndr) non è ovviamente in grado di proporsi in continuazione. Ci basta guardarci un attimo, a volte, per capire chi dei due deve scattare. E poi a Messina c’era un bellissimo campo e un ottimo manto erboso, il che t’invitava a proporti”.

A giudizio dell’ex Primavera dell’Inter, un peso determinante, ai fini della sconfitta al San Filippo, l’ha avuto la dea bendata. “Ho sentito tante voci dire che ci è mancata la giusta cattiveria in avanti, ma non sono d’accordo dato che siamo arrivati un sacco di volte sottoporta. Ci è solo mancato quel pizzico di fortuna che, ci aveva invece assistito contro il Catanzaro al 92’ o in qualche altra gara precedente. Basti pensare al colpo di testa ravvicinato di Rapisarda in pieno recupero, con la palla che, dopo essere stata schiacciata a terra, è rimbalzata di un niente oltre la traversa. Riguardando la partita, mi sono fatto quest’idea. Nonostante non sia arrivato il gol, ritengo abbiamo giocato tutti bene e con personalità. Lo stesso erroraccio commesso da Simone (Battaglia ndr) è scaturito proprio da un eccesso di personalità del ragazzo. Però il calcio è bello anche perché ti consente già da domenica di riscattarti prontamente. Non dobbiamo guardare la classifica, ma pensare soltanto a vincere o, quantomeno, a fare del nostro meglio per riuscirci, visto che spesso non dipende solo da noi”.Assai preziosa, per i giallorossi, si è indubbiamente rivelata l’esperienza del sempreverde, a dispetto dei quarant’anni suonati, Giorgio Corona. “Da solo – osserva la venticinquenne mezzala - sarà stato capace di tenere palla per una decina di minuti. Un paio di volte mi ci sono avvicinato ed obiettivamente era molto bravo a proteggere palla, forte pure della stazza da “gorilla” che si ritrova. Sono stati bravi e fortunati a chiuderci ogni spazio quando eravamo in possesso del pallone, consci, probabilmente, pure del fatto che in casa non potevano tornare a sbagliare se volevano tirarsi fuori dalla zona bassa della classifica”. Un Puccio che sin qui sta preferendo la fase d’interdizione a quella propositiva. “Giocare con “Scarsellone” (sorride ndr) ti porta inevitabilmente di più a difendere visto che ha l’inserimento nel sangue e gli piace far gol. In aggiunta a noi due, inoltre, in genere c’è un mediano leggero, sia che sia Mimmo Giampà o Simone Battaglia, per cui bisogna stare all’erta in modo da non sbilanciare ancora di più la squadra. Diciamo che a centrocampo ci completiamo a vicenda, dai”.

Certo che, gli facciamo notare, qualora ci fosse pure un forte ed esperto play, la musica sarebbe ancora migliore.. “Purtroppo siamo questi però. Io provo sempre a dare il massimo, ma i piedi sono quelli che sono. Ad ogni modo c’è Battaglia che ha piedi eccellenti ed ottima visione di gioco. Naturalmente deve ancora ben ambientarsi alla categoria e non può certo avere l’esperienza e la scaltrezza di noi più grandi. Siamo parecchio amalgamati, comunque, vedi pure quando si scambiano il posto Giampà e lo stesso Battaglia. Stiamo facendo abbastanza bene, fermo restando che un reparto funziona quando fanno altrettanto gli altri due. Da solo o da soli, non vai da nessuna parte. Penso ad Improta e Montella che in ogni partita si fanno un mazzo così per dare anche una mano in copertura. O a Del Sante che fa tanto lavoro sporco. C’è poi la difesa che si schiaccia bene e via dicendo”.
Tornando per un attimo alle inopportune dichiarazioni post-derby del centrocampista del Catanzaro, Vacca, facciamo notare a Puccio come vista la prestazione battagliera e pregna di cattiveria agonistica da lui resa in quell’occasione, tutto gli si sarebbe potuto dire ma non certo che in campo avesse giocato da morto.. “Tre anni fa sono riuscito a prendere tre giornate di squalifica per una bestemmia. Contro il Catanzaro, invece,  prima che il mister mi sostituisse ho quasi ringraziato l’arbitro per non avermi ammonito. Vacca, tra l’altro, mi ha pure minacciato dicendomi che sarebbe venuto a prendermi a casa; al che gli ho risposto guarda che hai sbagliato persona! In ogni caso, sono ritornato solo giovedì scorso da Milano, dove sono stato a fare delle visite, per cui questa polemica ho avuto modo di seguirla soltanto a distanza. Sono dichiarazioni che lasciano il tempo che trovano, comunque”.   

Le lodi il centrocampista classe ’89 le tesse, invece, al prof. Apicella.  “Siamo in Lega Pro ma abbiamo un preparatore atletico da serie A. Stiamo bene fisicamente e l’avrete notato pure voi dal fatto che quando gli altri hanno i crampi noi ancora corriamo. Sta facendo un lavoro davvero eccezionale. Tra l’altro capisce anche i tempi ed i carichi di ogni singolo calciatore e cura ogni minimo particolare. Prima di arrivare qua ho cambiato tante squadre e, di conseguenza, un sacco di preparatori, ma bravi come Apicella non ne ho mai avuto”. Più che positivo, infine, il giudizio che Gabriele Puccio sin qui dà di questa sua prima esperienza calcistica al sud. “In questo girone ci sono stadi più grandi ed ambienti più caldi. Quando vestivo la maglia del Monza, ad esempio, giocavo al Brianteo che sarà sette volte il D’Ippolito, ma non è minimamente paragonabile alla bolgia che si crea qui al D’Ippolito, essendo l’impianto lombardo molto più dispersivo. Giocare al sud è un’altra cosa insomma, anche se devo ammettere che l’anno scorso alla Pergolettese eravamo parecchio seguiti. Durante gli allenamenti c’erano sempre un centinaio di tifosi al campo”.

ORARI 13^ E 14^ GIORNATA

Ufficializzati giorni ed orari della tredicesima e quattordicesima giornata di andata in Lega Pro. Al San Vito di Cosenza la Vigor Lamezia giocherà sabato 15 novembre alle 14:30, quindi ospiterà al D’Ippolito la Lupa Roma domenica 23 novembre, con fischio d’inizio previsto per le 14:30.

TRE BIANCOVERDI TRA I CONVOCATI DI MISTER BERTOTTO

Anche tre giovani tesserati della Vigor Lamezia tra i  quarantadue elementi delle squadre del Sud convocati, per il nuovo stage volto a selezionare l'Under 18 di Lega Pro, dal Commissario Tecnico Valerio Bertotto. Allo stadio "Marcello Torre" di Pagani sabato si dovranno presentare il portiere Antonio Mercuri, il centrocampista Pietro Voltasio e l'attaccante Francesco Umbaca. Si tratta del quarto raduno selezionatorio in ventuno giorni, dopo quelli già svoltisi a Monza, Ferrara e Firenze.

TEST INFRASETTIMANALE

Prevedibile vendemmiata di gol nella partitella disputata oggi pomeriggio al Riga, e sotto la pioggia, contro gli Allievi Nazionali. Mattatore indiscusso dell’incontro, Improta, con ben cinque centri. Doppiette, invece, per Del Sante, Rossini e Scarsella. Anche stavolta mister Erra ha mischiato le carte non dando, così, chiare anticipazioni su quello che potrebbe essere l’undici anti-Reggina. Non ha preso parte al match, a titolo precauzionale, il terzino Spirito, mentre Piacenti nel primo tempo ha difeso la porta degli Allievi per poi lavorare ai bordi del rettangolo di gioco col preparatore dei portieri Caravella. Domani mattina, venerdì 24 ottobre, allenamento a porte chiuse al Riga.    

Ferdinando Gaetano

 

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