Storico successo del Sambiase che vale la matematica salvezza

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Lamezia Terme - Va meritatamente al Sambiase la stracittadina con i cugini biancoverdi valevole per la penultima giornata del torneo regionale di Eccellenza 2016-17. Una vittoria che vale doppio visto che consente ai giallorossi di salvarsi matematicamente con una giornata d’anticipo. Per la tifoseria vigorina, o quel che ne è ormai rimasto, un’altra domenica da dimenticare in un’annata davvero avara di soddisfazioni. Mai prima di oggi la Vigor aveva peraltro perso una gara di campionato in casa del Sambiase. Ma non è tutto, perché nei tredici precedenti confronti diretti, al massimo una delle due squadre lametine si era imposta con un solo gol di scarto. E ad essere sinceri, nell’occasione ad Ottonello e compagni è andata anche bene visto che i giallorossi avrebbero potuto anche chiudere con un punteggio più largo. Certo, bisogna anche dire che il 2-0 è arrivato immediatamente dopo che gli “ospiti” avevano colpito un clamoroso legno con l’ex, uno dei tanti, Russo, ma la voglia di vincere dei padroni di casa avrebbe probabilmente prevalso anche qualora il colpo di testa del centravanti di Botricello avesse varcato la linea, piuttosto che incocciare sulla faccia interna del palo. Basta scorrere la cronaca delle azioni salienti del match per accorgersi della sproporzione a favore del Sambiase.

Ancora una volta i giallorossi hanno dimostrato di sapersi rigenerare allorquando si ritrovano davanti i più blasonati cugini. Discorso inverso per questi ultimi, anche in questa stagione, così com’era già accaduto nel torneo 2009-10 di Serie D, incapaci di battere né all’andata e nè al ritorno l’undici sambiasino. Probabilmente non è un caso che la Vigor ci sia riuscita (a battere il Sambiase in entrambi i confronti stagionali) solamente nell’annata 1986-87, ovvero in quello che rimane, a distanza di ben trent’anni, l’ultimo campionato vinto sul campo senza l’aiuto di play-off o ripescaggi.

Circa un migliaio, di cui un centinaio di fede biancoverde, gli spettatori che hanno fatto da cornice alla sfida del “Renda”. Un impianto oramai accattivante per lo splendido manto erboso sintetico, e non solo, ma che ha al contempo confermato tutti i suoi limiti in fatto di capienza e logistica. Ci riferiamo alla pessima visuale di cui si “gode” dai gradini più bassi (quasi il 50% del totale!) della tribuna, nonché alla totale assenza di una qualsivoglia postazione, anche delle più economiche e provvisorie, destinata agli operatori dell’informazione. Costretti così a lavorare gomito a gomito con il pubblico e senza neanche un appoggio per taccuini o pc. O, ancora peggio, addirittura in piedi in occasione delle gare richiamanti un corposo afflusso di gente. E’ bene che chi di competenza lavori a ciò in vista della prossima stagione. Persino il “Rocco Riga” di Sant’Eufemia da qualche anno dispone oramai di una, seppur minuscola, postazione stampa. 

Ferdinando Gaetano

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