Trekking e fotografia su Monte Mancuso il 25 aprile

DSC_0129.jpg

Falerna - Dopo il successo delle escursioni organizzate dalla Pro Loco Falernese su Monte Mancuso negli scorsi anni, nell’ottica di una generale riscoperta e valorizzazione del territorio, mercoledì 25 aprile  si riparte con un’escursione dal titolo “Trekking e fotografia su Monte Mancuso”. Tra i più importanti rilievi montuosi della Calabria centrale, a cavallo tra la valle del Savuto e la piana di Sant’Eufemia, raggiunge la massima elevazione di 1327 m s.l.m. Ricco di specie vegetali ed animali, di sentieri e di panorami mozzafiato, Monte Mancuso è un gioiello naturalistico, incastonato nel maestoso e verdeggiante Massiccio del Reventino.

La Pro Loco propone un percorso trekking ad anello di difficoltà media con una lunghezza complessiva di 15 Km, una durata di 5 ore ed un dislivello totale di 540 m. Il percorso è destinato non solo a trekker e naturalisti ma, altresì, ad appassionati, curiosi e fotografi. Il raduno e la registrazione sono previsti per il prossimo 25 aprile alle 8:30 in Piazza U. Floro (Falerna paese 550 metri slm). A seguire, i partecipanti seguendo un percorso totalmente immerso nella natura si porteranno sino all’ex casermetta delle guardie campestri (1090 m s.l.m), e dopo aver saziato la fame con un bel piatto di pasta ritorneranno al punto di partenza del percorso. La quota d’iscrizione pari a € 5,00 comprende un primo piatto di pasta e la possibilità di partecipare ad un concorso fotografico dove sarà premiata la foto della giornata che riceverà più Like sulla pagina facebook della Pro Loco Falerna.

fabio-trekking-4-2015.jpg

Gli organizzatori consigliano abbigliamento da Trekking. Sarà l’occasione per ammirare meraviglie naturali ignote ai più, oltre che siti suggestivi, evocativi, quasi incantati. Il tutto condito da leggende e racconti storici, legati ai luoghi. Tra questi la cosiddetta “Grotta del brigante”. Monte Mancuso con i suoi numerosi sentieri ed i suoi fitti boschi, fu scenario di efferati delitti e rapine, rifugio ideale per nascondigli e latitanze. I numerosi anfratti, le grotte e l’impenetrabile boscaglia divennero ricettacolo di criminali e comitive, in particolare nell’ottocento, quando il banditismo imperversò quale forma di reazione e di ribellismo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA