Vigor Lamezia 1919, Viterbo: “Da fine agosto non sentivo più la fiducia della società”  

viterbo-vigor-lamezia-1919-mister.jpgLamezia Terme - Non sono bastati 14 punti, in sei giornate, a Leonardo Viterbo per conservare il posto da allenatore dell’Asd Vigor Lamezia Calcio 1919. I due pareggi consecutivi al cospetto di San Fili e Roggiano, arrivati dopo quattro vittorie e conquista della leadership solitaria, hanno convinto la dirigenza biancoverde ad optare per il cambio tecnico, affidando la squadra ad un altro lametino doc come Claudio Morelli.  “Ad essere sincero – ci ha dichiarato, senza tanti peli sulla lingua, l’ormai ex trainer vigorino - nell’ultimo periodo non avvertivo più un clima di fiducia nei miei riguardi, per cui ho vissuto questo esonero quasi come un sollievo. Solitamente con una squadra prima in classifica devi frenare l’entusiasmo, invece io dovevo darne! E non mi si dica che la squadra non aveva un gioco, perché altrimenti non avrebbe fatto, considerata pure scorsa annata, 94 gol in trentotto partite. Non è bello andare in giro a dire che si giocava male. La verità è che non c’era più fiducia nel sottoscritto già sin da fine agosto, allorquando iniziava a circolare la voce che alla prima sconfitta sarei stato esonerato, e quindi si è voluto cambiare. Questa sconfitta in realtà non è mai arrivata e quindi probabilmente avrò rotto le uova nel paniere a qualcuno. Ho comunque assorbito il tutto in due-tre giorni, conscio che, anche qualora avessimo vinto domenica o la precedente a San Fili, sarei stato ugualmente esonerato al prossimo mezzo passo falso. Con Alessandro, Pino, Massimo e Pasquale ( i dirigenti ndr) ho comunque condiviso dei bellissimi momenti e non porto né rancore né rabbia nei loro riguardi. Anzi, se capiterà non avrò alcun problema ad andare nuovamente a mangiare una pizza con loro. Faccio perciò l’augurio alla Vigor Lamezia Calcio affinchè, dopo aver raggiunto l’obiettivo prefissato ad agosto 2017, possa centrare anche quello fissato per questa stagione”.

Viterbo non fa mistero di cosa gli ha chiesto la società in estate. “Di vincere il campionato sapendo che c’era un budget ben delineato da rispettare, e direi che lo abbiamo fatto alla lettera. E’ comunque risaputo che le mie squadre iniziano a carburare e giocare bene da novembre in poi. Anche perché sinora in ogni mia avventura sono dovuto ripartire con sedici - diciassette elementi nuovi rispetto all’annata precedente. Di conseguenza, fin quando non capisco a pieno le caratteristiche di ogni calciatore e fin quando questi non mentalizzano ciò che pretendo da loro, passa un po’ di tempo fisiologico. Ricordo il mio primo anno alla Promosport, quando dopo esser partito con quattro sconfitte consecutive arrivammo alla fine terzi. Quest’anno ero partito oltre ogni più rosea previsione dunque, ma non è bastato”.

Con l’attuale organico secondo lei la Vigor Lamezia può vincere questo girone A di Promozione?

“Ero straconvinto, e lo sono tuttora, che questa rosa con due ulteriori innesti, vista pure la partenza di Cristaudo che ha reso ancora più risicato il parco under, si sarebbe giocata la vittoria finale fino all’ultima giornata. Mi preme inoltre rimarcare come la mia fosse una squadra parecchio giovane se rapportata alle altre big del girone. Se non ricordo male, solo Corigliano e Antonelli sono over 30”.

Un Viterbo più che mai convinto della bontà delle scelte fatte

“Assolutamente si. Nell’estate 2017 mi è stato chiesto di raggiungere l’Eccellenza in due anni. Ero pienamente in corsa per soddisfare tale richiesta”.

Ha parlato di clima di sfiducia. Ritiene possa aver contagiato la squadra nelle ultime uscite, incluso pure il primo tempo incolore con la Garibaldina?

“Nei primi 45’ abbiamo sbagliato partita sia con la Garibaldina che a San Fili. Poi sono corso ai ripari durante l’intervallo, e nella ripresa li abbiamo chiusi nella loro area di rigore. Contro i giallorossi abbiamo vinto, contro i cosentini abbiamo sfiorato il gol-vittoria in pieno recupero. Credo di aver saputo comunque fare da spugna nello spogliatoio, isolando i calciatori da quel che mi riguardava”.

La presenza di un’altra squadra cittadina, ovvero il Sambiase, nella lotta per il salto di categoria ritiene possa aver contribuito a rendere ancora più esigente la società?

“In due delle tre ultime partite il Sambiase ha complessivamente segnato appena un gol. Alla fine ritengo i conti si debbano fare sulle intere trenta partite. Tra l’altro loro rispetto a noi hanno cambiato pochissimo, innestando giusto tre elementi di assoluto livello, rispetto alla scorsa stagione. E questo è importante, trattandosi, peraltro, di una compagine già ben allenata e rodata. Alla fine, però, hanno solo due punti più della Vigor, quattro gol in più fatti e uno in meno subito. E poi, ripeto, è risaputo come le mie squadre inizino a carburare ed a segnare a raffica da novembre in avanti, come successoci la passata stagione”.

Forse ci si aspettava qualche gol in più visto il reparto avanzato sulla carta decisamente forte e assortito?

“Vero, però non so quanti quest’estate avrebbero deciso di scommettere sui vari Barbuio, Mangano e Corigliano; quest’ultimo giocatore si affermato, ma poco conosciuto dal catanzarese in su. Sono insomma andato a scovare elementi funzionali al mio tipo di gioco ed all’obiettivo finale che, sono convinto, in un modo o nell’altro avremmo raggiunto. Anche perché fisicamente avevo un preparatore in grado di tirarmi fuori il meglio dai ragazzi”.

Viterbo ritorna per l’ultima volta sull’esonero, tenendo a raccontare il modo con il quale martedì si è congedato dalla squadra. “Entrato nello spogliatoio non ho salutato i ragazzi uno per uno, come tanti sono soliti fare, ma ho semplicemente chiesto a tutti di dare, ora, ancora di più il massimo per dimostrare di valere la maglia che indossano. Se qualcuno non ha sinora creduto in loro come nei riguardi del sottoscritto, è giusto che lo facciano ricredere. Anche perché posso assicurare che, oltre a comportarsi da professionisti, sono ragazzi serissimi”.  Il calcio continuerà più che mai a riempire i week-end di Leonardo Viterbo. “Andrò a vedere tante partite in giro, con l’obiettivo di scovare altri ragazzi in grado di fare carriera. Anche quest’anno ritengo di averne portati due-tre davvero interessanti, pescati tra Seconda e Terza Categoria. Ma continuerò a seguire anche la stessa Vigor Lamezia visto che fin quando sono tesserato di una società, ed il mio rapporto con la Vigor scadrà il prossimo 30 giugno, ne resto il primo tifoso. Così come lo sono del Sambiase e della Promosport alla quale auguro di riuscire a salvarsi”.

Ferdinando Gaetano

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