Vigor Lamezia attesa dal Noto nel turno infrasettimanale di campionato

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Lamezia Terme - Dopo quelli contro Rende e Palmese, non si è riusciti, in casa biancoverde,  a vincere il terzo derby casalingo della stagione, in attesa di quelli futuri con Roccella e Vibonese. Tra i migliori in campo, domenica, l’esterno Emanuele Malerba, che ritorna sugli ultimi 90’. “Sono molto più d’accordo con l’analisi post-gara fatta dal nostro allenatore, più che con quella di mister Cozza. Avremmo meritato di vincere alla luce delle cinque palle gol create, a fronte dell’unica loro, capitalizzata con il gol dell’1-1. Ci abbiamo messo molto più cuore e fame degli amaranto, ma è arrivato solo un punto”. Gli viene chiesto un commento circa le pesanti accuse rivolte, nel post-gara, dal trainer amaranto sul conto di Manganaro. “Salvatore, prima di essere un valido calciatore, è un grande uomo. Se ha reagito in quel modo, perciò, vuol dire che sarà stato a sua volta stuzzicato. Essendo della provincia di Reggio, sicuramente avrà sentito particolarmente questo derby. Tra l’altro, in estate ha avuto richieste non andate a buon fine con diversi club, tra cui proprio quello dello Stretto, e può averne risentito a livello nervoso. Fermo restando che loro hanno avuto due espulsi a fronte dell’unica nostra. Non penso sia stato solo Manganaro ad aver usato toni forti, insomma. Detto questo, a mio avviso non era il caso che mister Cozza usasse parole tanto dure nei confronti del ragazzo, con il serio rischio di rovinarlo per sempre”.

Vigor che ha reagito nel migliore dei modi, sul campo, ai due punti di penalizzazione arrivati proprio pochi giorni prima. “Potrà succedere qualsiasi cosa, ma noi continueremo a scendere in campo sempre per vincere. Siamo un grande gruppo e di conseguenza abbiamo tanta fame. E’ quindi giusto che ci aiutiamo l’un con l’altro sfornando questo tipo di prestazioni. Possono toglierci tutti i punti che vogliono, noi continueremo a giocare a testa alta facendo il nostro dovere”. Migliore in campo, contro la Reggina o Reggio Calabria che dir si voglia, a nostro modesto avviso, e non solo, è stato proprio capitan Malerba, nonostante fosse al rientro da un infortunio muscolare. Hai incarnato la vera anima del capitano, gli facciamo notare. “Sono contento di questo. Non m’importa dei soldi o altro ormai. L’importante è scendere in campo e prendermi la soddisfazione degli applausi finali di quelle cento-centocinquanta persone che vengono a seguirci, dimostrando di credere in noi. Voglio portare la Vigor alla salvezza perché amo davvero questi colori. Viceversa, d’altronde, non avrei deciso di rimanere dopo tutto quel ch’è successo. Poter camminare a testa alta è la miglior soddisfazione”.

Malerba e compagni peraltro riusciti, nell’occasione, a non far pesare le numerose assenze, su tutte quelle della coppia mediana Giannusa-Guttà.  “La mancanza di Giannusa non è di poco conto, visto ch’è elemento in grado di dare geometrie in mezzo al campo. Stessa cosa può dirsi di Guttà che sin qui aveva sempre fatto bene. Nel calcio, però, sono tutti utili ma, al contempo, nessuno è indispensabile. E siamo stati bravi visto che anche chi magari non gioca da tempo, quando chiamato in causa si fa trovare sempre pronto. Proprio questa è la forza di un gruppo, e quello di quest’anno è il migliore tra quelli di cui ho fatto sinora parte nella mia carriera”. Prestazione, quella sfornata contro gli amaranto, che dovrà essere replicata nel turno infrasettimanale di oggi pomeriggio in quel di Noto dove la truppa di mister Gatto è arrivata nel tardo pomeriggio di ieri. A casa, oltre agli squalificati Giannusa e Manganaro (per quest’ultimo sono arrivate tre giornate di squalifica “per avere colpito con uno sputo al petto un calciatore avversario” (in realtà anche vedendo le riprese televisive sembra proprio che il calciatore di Melito Porto Salvo dia uno schiaffo, più che di uno sputo, a De Bode), sono rimasti anche Iannazzo, Sacco e Donato. In compenso, tornano disponibili Guttà e Torcasio, domenica assenti per squalifica.

Sputi, gesto davvero incivile e da censurare senza se e senza ma, costati invece molto cari al sodalizio di Via Marconi. Il Giudice Sportivo gli ha infatti inflitto ben 2000 euro di ammenda  “per avere, nel corso del secondo tempo, propri sostenitori, fatto oggetto uno degli A.A. del lancio di numerosi sputi, che lo attingevano sul capo, sulla mano e sulla schiena. Sanzione così determinata in considerazione della recidiva reiterata e specifica per i fatti di cui ai C.U. nº 39 e 53”. Tre turni di stop sono stati inflitti pure all’ex vigorino Zampaglione, espulso assieme a Manganaro, “per avere, rivolgendogli espressioni gravemente offensive e minacciose, tentato di aggredire un calciatore avversario (lo stesso Manganaro ndr) senza riuscire nell'intento per il pronto intervento dei compagni di squadra”.

Rispetto all’undici schierato avantieri, oggi a Noto dovrebbe giocare il rientrante Guttà in mezzo al campo, facendo così coppia con Castellano. Servirà una grossa prestazione di tutti considerato che di fronte si avrà la terza miglior difesa del girone. Specie tra le mura amiche dove i granata di mister Cacciola hanno incassato appena sette reti in dodici gare. Ben sei di queste sette, peraltro, ai siciliani le hanno segnate le battistrada Cavese, Frattese e Siracusa.  Lusinghiero, di conseguenza, pure il ruolino interno della compagine barocca:  cinque vittorie, sei pari ed una sola sconfitta, contro la capolista Cavese. E proprio a Cava dei Tirreni, domenica scorsa, Mosciaro e compagni hanno interrotto una striscia positiva che durava da ben dieci giornate. A dirigere il match del “Palatucci” sarà il signor Matteo Perissinotto della sezione di San Dona' di Piave, coadiuvato dagli assistenti Isidoro Grasso di Acireale e Roberto Fraggetta di Catania.

Ferdinando Gaetano

Probabile Formazione (4-4-2): Marino; Lettieri (Torcasio), Itri, Cianci, Malerba; Golia, Castellano, Guttà, Spanò; Priorelli, Fioretti. Allenatore: Gatto

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