Vigor Lamezia-Rende: le interviste

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Lamezia Terme - La vittoria sul Rende ha indubbiamente rappresentato una bella iniezione di fiducia in casa biancoverde, specie alla luce di quanto era successo in settimana durante il Consiglio Comunale con all’ordine del giorno proprio la difficile situazione in cui versa la prima realtà calcistica cittadina. Il vice-presidente Giancarlo Butera può tirare un sospiro di sollievo e concentrarsi, assieme al dimissionario Torcasio, con maggiore enfasi alla ricerca di potenziali nuovi soci. “Felice per i ragazzi che hanno meritato questa vittoria che, in un certo senso, mi avevano promesso in settimana garantendomi che avrebbero dato l’anima in campo. Complimenti a loro, al mister, al direttore sportivo ed a tutto lo staff tecnico e non solo”. Nella mente dei tifosi non possono tuttavia non riecheggiare le parole espresse in Comune da Gianni Torcasio. “Ancora a Natale non ci siamo arrivati – taglia corto Butera - perciò concentriamoci sul presente.  Sono in grande sintonia con il presidente dimissionario. Certo, se le cose rimarranno come ora, è certo che a Natale dovremo chiudere bottega, anche perché non avrebbe senso andare avanti senza nessun supporto economico e sportivo. E’ importante che qualcuno entri a darci una mano.  Sabato sera, come sapete, c’è stato un primo incontro, andato discretamente bene,  tra Gianni Torcasio ed il signor Lippolis. Il presidente ha esposto la situazione all’avvocato leccese il quale si è ripromesso di darci una risposta definitiva nei prossimi giorni. Qualora fosse negativa, allora dovremmo valutare con Torcasio se sarà possibile reperire altre risorse per scongiurare di dover arrenderci”. Pungolato circa le affermazioni espresse martedì dall’ex socio, ed ora primo cittadino, Mascaro, secondo il quale questa Vigor è senza un progetto tecnico ed economico alla base, Butera risponde che “non voglio alimentare polemiche. Tengo soltanto a dire che questa è, a mio avviso,  una squadra allestita per la disputa di un dignitoso torneo di serie D. Se riusciremo a garantirle una continuità societaria, potrà centrare tranquillamente la salvezza; specie, poi, se riuscissimo ad apportarvi ancora qualche innesto”.

Nella prima metà del primo tempo si è tuttavia rischiato grosso. “E’ normale che qualora oggi (ieri ndr) avessimo perso, sarebbe diventato tutto più difficile. Ma le gare finiscono al 90’ e non al 45’. Nell’ultimo periodo abbiamo fatto bene, dando continuità ai risultati. Nella prima parte del girone di ritorno avremo scontri diretti importanti, nei quali ritengo si deciderà il nostro percorso verso la salvezza”. Capitan Malerba prova a dare una spiegazione al pessimo approccio iniziale al match. “Abbiamo avuto un aiuto psicologico dalla loro espulsione ad inizio ripresa, riuscendo poi a schiacciare l’avversario e ribaltare il punteggio a nostro favore.  L’avvio sottotono? Non è facile scendere in campo con la testa libera dopo che in settimana si leggono determinate cose sui giornali. La partenza in sordina può essere in parte dipesa anche da questo. Per fortuna, siamo riusciti a stringere i denti e superare con il minimo danno i primi 20’. I frutti del buon lavoro che stiamo facendo durante la settimana stanno cominciando a maturare”.

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Non è passato inosservato il suo fitto colloquio con i tifosi della Gradinata Est a fine gara. “Mi han voluto dire che loro sono con noi ed io li ho rassicurati ancora una volta sul fatto che daremo tutto in ogni gara. Poi il risultato potrà o meno arrivare, ma ci metteremo sempre il cuore e l’anima per questa società,  questi colori  e questi tifosi”. Malerba, lo ricordiamo, è al momento l’unico superstite della squadra della scorsa stagione.“Non è facile passare da un campionato come quello dell’anno scorso, di livello molto alto, all’attuale, dove ci sono molti più giovani, nella nostra squadra in primis. Certo, se vorremo salvarci occorrerà attrezzarsi un po’ meglio sebbene il livello tecnico non sia altissimo. Bisogna adattarsi a questa nuova dimensione”. L’importante ora è continuare a far punti. “Durante la sosta abbiamo lavorato molto, tant’è che la partenza difficile, nei primi 20’, può esser dipesa anche da ciò. Domenica lunga trasferta a Marsala? Si può fare, anzi dobbiamo, risultato ovunque. Siamo sempre ultimi, d’altronde, e non possiamo più permetterci battute a vuoto”. Mastica amaro il tecnico del Rende, Brunello Trocini. “Nella ripresa ci siamo abbassati troppo e la Vigor con molta foga e grande determinazione, è riuscita a ribaltare il risultato.  Onestamente ho visto la mia squadra in grande difficoltà nei secondi 45’, fermo restando che, al contempo,  tutte le situazioni sono state a noi sfavorevoli. Mi riferisco, ad esempio, all’espulsione di Marchio. Ero li ad un metro e posso perciò dire che non c’era. Ma con ciò non voglio cercare scuse al nostro calo nella seconda metà dell’incontro. Questo nostro turno di sosta perciò ritengo adesso giunga decisamente opportuno per riordinare un po’ le idee e trovare i rimedi del caso”.

Trocini ha parole d’incoraggiamento verso la Vigor “In settimana avevo avvertito i ragazzi come proprio nelle condizioni in cui si ritrova la formazione lametina, si tiri fuori  tutto . Mi auguro, comunque, che questo successo segni almeno l’inizio di un nuovo campionato per loro. Mi dispiacerebbe tantissimo se, come letto in settimana sui giornali, non dovessero superare il Natale”. Torna a concentrarsi sui problemi in casa sua. “La squadra è chiaramente nervosa perché ci aspettavamo un campionato diverso. Purtroppo, e non è una scusante, abbiamo avuto una sfilza impressionante di infortunati, a cui va aggiunta l’altra mazzata della vittoria sulla Reggina  tramutata poi in sconfitta a tavolino dalla Giustizia Sportiva.  Ovvio che quando ti ritrovi in una situazione di classifica molto diversa da quella preventivata, anche un pari  interno, ad esempio, viene paragonato alla stregua di una sconfitta. Non è facile, insomma, venirne fuori se non ci si cala con grandissima umiltà e concentrazione”. Quanto all’ormai prossima riapertura del mercato. “La società ha fatto sacrifici enormi, in estate, pur di allestire una rosa importante che, ritengo, tuttora in grado di dire la su. Personalmente, sono il primo a sentirsi responsabile ed a star male. Sto riflettendo su cosa sia più utile in questa circostanza. Voglio molto bene a questa società ed a questi calciatori, che so tengono tantissimo a questa maglia. E sono molto dispiaciuto anche per i soliti venti nostri irriducibili tifosi che conosciamo per nome uno ad uno e che ogni domenica fanno enormi sacrifici per seguirci dappertutto. Mi sento terribilmente in colpa, quindi. Parlerò con la società e se dovessero servire le mie dimissioni per uscir fuori da questa situazione, sarei pronto a rassegnarle immediatamente. Il Rende viene prima di tutto”.   

Ferdinando Gaetano

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