A carte scoperte

Scritto da  Pubblicato in Tonino Iacopetta

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Per correttezza verso chi segue il mio blog, ho voluto esattamente informarmi ad alto livello specialistico, anzi altissimo e quasi istituzionale, sul dissesto e quindi non potevo mancare al convegno organizzato dal giovane Consulente della regione Calabria Ruggero Giglio, riguardante specificamente il sistema dei controlli e delle responsabilità negli Enti locali. Lametino sono e quindi per Lamezia parlo, ma al convegno non ho visto presenti amministratori, se si esclude l’assessore Costantino di Lamezia. E poi dice che non ho ragione quando parlo, ripetendolo spesso, della pochezza della classe politica lametino, in questo simile al resto d’Italia. L’ex magistrato della Corte dei Conti, ora docente alla Lumsa il reggino Luigi Condemi con l’ex Presidente della Corte dei Conti per il settore Autonomie locali, più altri esperti del ramo, anche riferendosi ai recenti dissesti, nostro e non solo, hanno parlato di controlli e responsabilità negli Enti locali. Ho avuto conferma da così alte Autorità dell’esattezza di tutto quanto ho scritto per chi mi segue sul dissesto, contrariamente alle tante inesattezza che si sono lette altrove. E allora scopriamo le carte: non è affatto vero che per i Comuni in dissesto è una cuccagna, come è stato in passato, allorché i Comuni dissestati facevano a gara per farsi notare, tanto interveniva la fiscalità generale  a riparare il danno.

Ora, a parte il fatto che il sindaco dissestato viene anche bollato e deve astenersi per un bel periodo dalla politica attiva, e questo potrebbe stare a cuore molto, anzi moltissimo al nostro sindaco Speranza, i Comuni non possono più contare su alcun aiuto di natura finanziaria. Attualmente, la vicenda del dissesto lametino è sospesa, vive una fase di predissesto, può darsi che quando il nove aprile prossimo la Corte romana si pronuncerà nel merito del nostro dissesto, la vicenda non si concluda in modo perentorio, cioè dissesto si dissesto no, ma si potrebbe passare ad una fase di dissesto pilotato. Comunque sia, al Comune di Lamezia, stiamo vivendo una fase di immobilismo istituzionale che probabilmente è destinata a proseguire, mentre manca un anno esatto alle elezioni amministrative. Un’altra cosa, Gianni Speranza: sappi, ma credo che lo abbia capito, che io tengo in modo particolare alla mia città e perciò non voglio rinfocolare polemiche sul dissesto, se cioè la Corte dei Conti catanzarese abbia agito esattamente o no, abbia saputo fare i conti o no, non voglio più dire se sia stata giusta o no la mitragliata di tasse piovuta a raffica sui lametini, ne parleremo dopo, dopo il nove aprile, ammesso che a questa data la vicenda contabile sia conclusa del tutto. Per ora, Speranza dica pure che in buona sostanza l’unica cosa che la Corte gli ha contestato è stata la non esatta riscossione dei tributi. Parleremo di tutto dopo, io so solo che a cominciare da me, come tante pecorelle al macello, gli educatissimi cittadini di Lamezia, durante le ferie natalizie hanno fatto la fila per pagare i rincari di tasse e balzelli vari. Altro che evasori, i lametini sono dei poveri cristi. Grazie, sindaco.

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