Azzeriamoli tutti!

Scritto da  Pubblicato in Tonino Iacopetta

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tonino_iacopetta.jpgOvviamente è una metafora, un’espressione che non bisogna prendere alla lettera ma che bisogna ugualmente realizzare, riferita alla classe politica senza distinzione di Partito, che sino ad ora ha mal governato la Calabria, a cominciare dai vari Governatori che si sono succeduti al malgoverno della Regione Calabria insieme con tutti quei consiglieri, in numero eccessivo rispetto al resto d’Italia e con quella legge sulle primarie istituzionali, costate quattro miliardi di vecchie lire e che solamente in Calabria c’è. Ammazzarli Tutti; significa cambiare radicalmente corso all’andazzo delle cose. Vengano pure fuori i Cinquestelle, se hanno veramente attributi, come dicono; vengano fuori i Movimenti civili del tipo “Ammazzateci tutti”; esca allo scoperto anche Tsipras, magari tutta quanta la sinistra radicale, purché la smettano questi signori compagni di ammazzarsi tra di loro. Insomma desidero forze nuove, radicalmente nuove che si possano compattare e fare capire alla gente di Calabria che qui si deve cambiare veramente. Un leader? Non ha importanza il nome, fosse pure Speranza, purché la smetta di fare il ragazzo troppo per bene, troppo educato, troppo diplomatico, troppo rispettoso. Lo si dica chiaramente, ad alta voce, con forza: basta, in Calabria si deve cambiare. Si fissino quelle cinque, sei cose da fare in tempi rapidi, perché la Calabria è già in coma, e le si facciano. Se poi la gente vuole andare ancora dietro a quelli che hanno ridotto in coma una Regione (loro no, loro e i loro amici e familiari, si sono fatti una posizione d’oro sino alla loro settimana generazione, alla faccia nostra e sulla nostra pelle) è la fine. Non più programmi scintillanti per poi non realizzarli ma un numero ristretto di cose da fare subito: basta assistenzialismo, basta danaro per consulenti esterni e partitici, basta gonfiare l’Ente di posti fasulli; cominciare a investire e spendere subito i soldi dalla comunità, premiare il merito e cioè la creatività e la competenza e comunque l’entusiasmo giovanile, realizzare posti di lavoro effettivo, sfruttare le risorse naturali e vocazionali della regione e, soprattutto, tagliare, tagliare, tagliare propri e altrui stipendi a meno che non si dimostri che si siano meritati, cura dimagrante aggressiva per la macchina burocratica della regione. E’ evidente che queste cose, e simili, non le realizzerebbero mai quei politici vecchio stampo che si devono pagare il consenso distribuendo posti fittizi, prebende e altro a cominciare da loro stessi, dai loro Partiti, dai loro sostenitori, dai loro familiari, dai loro amici e magari anche dagli amici degli amici. Basta. Azzeriamoli tutti o altrimenti moriremo noi di miseria, noi e i nostri figli e i nostri nipoti e la nostra terra. Ma se i Calabresi continueranno a dare fiducia, ingannati da false prospettive, a questi straricchi e strapotenti squali, allora meritiamoci pure di stare in coma. Da parte mia continuerò a lanciare l’appello per la salvezza della Calabria.

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