Lamezia, sindaco o commissario?

Scritto da  Pubblicato in Tonino Iacopetta

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Devo, per un certo periodo, non occuparmi di regione Calabria ma del Comune di Lamezia Terme, città-volano dell’intera economia calabrese checchè ne persino Catanzaro o Cosenza. E che succede di grave al comune di Lamezia? Succede una cosa allarmante e cioè che il nuovo sindaco eletto anziché di mettersi in moto per la città lametina che attualmente, sarà una coincidenza, versa in una crisi gravissima, ogni giorno, e adesso sono mesi e mesi, fa le pulci alla passata amministrazione, scoprendo, lui, De Biase e compagnia magari anche la Puteri, che ha trovato il Comune lametino con debiti pregressi. Che scoperta sensazionale, che alibi meraviglioso, come se in tutta la storia dei comuni, ogni volta che è subentrata una nuova amministrazione, non si siano trovati debiti e quant’altro e comunque Speranza, ex sindaco, avrà le sue colpe ma nessuno può dire che i soldi se li è messi in tasca lui. Se ha speso, ha restaurato più di un palazzo, se ha speso, ha speso socialmente, poi ci sono state pure le sviste e sono state tante, come in ogni Comune d’Italia e del mondo.

Ora, un nuovo sindaco non si può limitare a fare quello al posto suo farebbe meglio un commissario, deve fare il sindaco e deve dimostrare di saperlo fare nelle condizioni date, altrimenti se ne poteva stare a casa e da lì il governare tramite computer. Certo è che per un amministratore un po’ di pregressa attività politica non farebbe male, quando si è del tutto vergini di politica, naturalmente di buona politica, succede che uno si può fare prendere dal panico per una situazione critica. Vogliamo che si governa a Lamezia e che non si facciano ogni giorno processi al passato, dopotutto, capisco la deformazione professionale ma qui non siamo in un tribunale ma in una città a cui, per il momento, anzichè dare, si toglie, ma noi a Lamezia non abbiamo più sangue da versare.

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