Senza esagerare

Scritto da  Pubblicato in Tonino Iacopetta

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D’accordo, coordinatore cittadino di Sel Giandomenico Crapis, no al dissesto e però non è bello che ogni iniziativa, che censura il comportamento del sindaco Speranza, debba significare che, chi la fa, vuole il dissesto. A me pare del tutto legittima l’iniziativa di Cinquestelle di rivolgersi al Tar contro gli aumenti di tasse deliberati con ritardo. D’accordo pure con Giandomenico che 48 ore di ritardo non sono la fine del mondo e d’accordo anche che il non pagare l’IMU significa che poi bisognerà tirare fuori il gruzzolo da altra parte. Ma posso fare una domanda a Crapis: come mai questa benedetta delibera di aumenti è stata fatta con ritardo? Perché non lo spiegano lui e il sindaco, dato che anche un deficiente integrale capisce che sarebbe convenuto loro fare la delibera in tempo? Lo spieghino ai cittadini di Lamezia, lo spieghino. Intanto subentra un’altra complicazione e riguarda il giudizio di merito che la Corte dei Conti dovrà emettere il 9 aprile p.v., sì perché se la sentenza del TAR che attualmente dà ragione a Cinquestelle non viene rovesciata, il colpo fatto con gli aumenti fulmineamente approvati di azzerare il debito del Comune col suo Tesoriere col resto di due o addirittura di nove come detto nel Bilancio, pur esso approvato fuori tempo massimo, colpo che ha consentito a chi ha fatto il ricorso contro il dissesto, insieme ad aggiuntive controdeduzioni, di ottenere un rinvio a riguardo con ottime probabilità di successo, potrebbe non bastare. Anche se io penso che la Corte romana, proprio come il prefetto Cannizzaro non ho voluto sciogliere il Comune in attesa del giudizio di detto Corte, ora tocca proprio alla Corte di non volere o di non potere emettere il 9 aprile il giudizio di merito sul dissesto lametino, in attesa di sapere se la sentenza del TAR sarà o no convalidata. Questa partita di palla a volo mi sta cominciando a seccare, mentre tutto è fermo al Comune di Lamezia, mentre tutto è fermo in città.

Cittadini di Lamezia, vi scongiuro, vi supplico, alle imminenti o meno prossime elezioni, non fatevi infinocchiare da qualsiasi tipo di imbonitore, né da quello che promuove qualche giovincello che innalza e sventola qualche vessillo antimafia e né dai soliti, che conosciamo bene, che promettono a questo e a quello la soluzione dei loro problemi. Io capisco che la gente è disperata ed è pronta ad abboccare, ma abbiamo visto in passato che i problemi che risolvono costoro sono solo i loro, quelli dei loro familiari e quelli degli amici. E in certi casi, non affatto rari ma piuttosto frequenti, quelli degli amici degli amici. Il cittadino, che non vuole essere suddito, non caschi nella trappola a meno che non ci voglia proprio cadere. In questo caso, quando poi vedono venire meno le promesse, diano mazzate, ma a se stessi.     

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