Armi Siria: Damasco chiede rinvio consegna agenti chimici al 27 aprile

Cape-Ray-nave.jpg

Roma - La Siria ha proposto una nuova scadenza per la consegna del proprio arsenale chimico da distruggere, già in ritardo di diverse settimane rispetto al piano Onu-Opac deciso lo scorso novembre. In particolare, dopo le sollecitazioni ad accelerare le operazioni e gli avvertimenti di Usa e Ue per non aver finora rispettato gli impegni presi, e dopo il tentativo di Damasco di ottenere uno slittamento di 100 giorni, la Siria - si apprende all'Opac - ha dichiarato ieri di poter far uscire il materiale chimico dal proprio territorio entro il 13 aprile, eccetto quello stoccato in due siti di deposito, inaccessibili per motivi di sicurezza, per il quale le autorità siriane hanno fissato un'ulteriore scadenza al 27 aprile. Nessuna risposta ufficiale è arrivata finora dall'Opac che mantiene la "barra ferma" sul piano di distruzione delle armi chimiche di Bashar al Assad entro il 30 giugno 2014, data sulla quale la Siria è già in ritardo. Dopo la consegna degli agenti chimici ai cargo danese e norvegese al porto di Latakia, infatti, il materiale dovrà raggiungere il porto di Gioia Tauro per essere imbarcato sulla nave Usa Cape Ray che lo distruggerà in mare aperto in circa 60-90 giorni. Ieri la Siria ha consegnato ai cargo il quarto carico dall'inizio del piano, ma si tratta ancora di quantità limitate rispetto all'intero arsenale.

© RIPRODUZIONE RISERVATA