Lamezia, assessore Carnovale: manovra finanziaria del Comune su contratti swap, debito passa da 5 a 2 milioni di euro

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Lamezia Terme – Si è discusso di contratti di Swap nella riunione che si è tenuta al Comune di Lamezia Terme nel corso dei lavori della II Commissione - Servizi Economici e finanziari. AL centro dell’incontro l’audizione dell’assessore con delega agli Affari Legali e Generali, Contenzioso e Contratti Pubblici, Massimiliano Carnovale, che ha spiegato quali siano le strategie del Comune e quali azioni concrete dovrà mettere in atto per tagliare concretamente i costi per l’ultimo contratto di “interest rate swap”, che il palazzo di via Perugini ha stipulato con la Banca Nazionale del Lavoro. Quando si parla di swap, si fa riferimento ad una oeprazione finanziaria, che appartiene alla categoria degli strumenti derivati e l’assessore Carnovale ha ritenuto di dover “fare chiarezza su tale tematica e renderne edotto il Consiglio per il tramite della Commissione giacché trattasi di una tematica estremamente rilevante sotto il profilo della incidenza sui flussi finanziari del Comune di Lamezia Terme”.

L’asseossore ha quindi rilevato: “svolgere attività di amministrazione esecutiva nell’ambito del Comune di Lamezia Terme con tutte le difficoltà sicuramente non è facile, ma quando si raggiungono significativi risultati come nel caso odierno, è giusto portarne a conoscenza i nostri concittadini. I contratti di swap – sofisticati prodotti finanziari estremamente volatili – in carico alla BNL e stipulati dal Comune di Lamezia Terme originariamente con l’istituto Barclays Bank PLC - hanno avuto, dal 2009, un andamento fortemente negativo. Esaminato il trend dall’anno 2009 i medesimi comportavano flussi negativi (con cadenza semestrale) e quindi il pagamento complessivo nel 2009 di 385.000 euro , nel 2010 di 515.000 euro,  nel 2011 di 400.000 euro, nel 2012 di 428.000 euro, nel 2013 di 555.000 euro, nel 2014 di 519.000 euro, nel 2015 di 519.000 euro, e nel primo semestre del 2015 di 256.000 euro”. 

La scadenza prossima era fissata al 31.12.2026, e “quindi in prospettiva – scrive Carnovale - il medesimo swap avrebbe comportato una spesa per le già gravate casse comunali di oltre 5 milioni di euro stante il rilevato trend”. Anche per il fatto che il Comune si trova in precarie condizioni finanziarie, è stata denunciata la nullità del contratto ed “attivare i rimedi negoziali per elidere il vincolo”.

“Si è quindi proceduto – spiega - a revocare qualsiasi ordine di addebito e quindi evitare di pagare l’ulteriore rateo negativo del secondo semestre 2016. Stante la nostra manifestata volontà di inficiare il contratto e sospendere i pagamenti la Banca Nazionale del Lavoro ha ritenuto di attualizzare il valore dello SWAP alla cifra di circa due milioni e seicentomila contro gli oltre cinque milioni che, inizialmente erano previsti come somma complessiva alla scadenza contrattuale”. Sono in corso, comunque, valutazioni di ipotesi transattive della vertenza SWAP sia con la BNL “in vista di una concreta riduzione della somma che potrebbero richiedere e sia con l’istituto Barclays Bank PLC con riferimento ad altri due contratti di SWAP”. “Ho ritenuto - ha affermato l’assessore Carnovale - di non continuare ad attendere con approccio speculativo un migliore andamento del prodotto perché questo avrebbe significato esporre l’ente al rischio di dover coprire forti perdite nei bilanci futuri, sottraendo risorse per i servizi a vantaggio della collettività”. 

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