Associazione Lamezia Libera: Ministro Minniti presti attenzione alla nostra città

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Lamezia Terme - Pubblichiamo la nota dell'associazione "Lamezia libera" con presidente Francescantonio Mercuri sulla situazione della città della piana, sollecitando il ministro calabrese Marco Minniti ad intervenire su alcuni presidi fondamentali per lo sviluppo e la sicurezza di Lamezia. 

"La città della Piana - affermano - può essere benissimo paragonata ad una bella donna a cui tutti fanno la corte ma nessuna la sposa. Lamezia è da sempre decantata, soprattutto durante le varie campagne elettorali poiché è un grande serbatoio di voti, e da sempre bistrattata. La sua posizione strategica centrale e la sua importanza all’interno della Regione, sembrano non interessare a nessuno, anzi, da qualche tempo il baricentro calabrese è stato spostato per volontà politica da Lamezia a Germaneto e a Vibo Valentia. Il Ministro degli Interni, il reggino on. Marco Minniti che un tempo veniva spesso nella nostra Città per le parate di legalità, sembra ignorare lo stato in cui versano le forze dell’ordine e i Vigili del fuoco nella città della Piana, mentre, inaugura il battaglione dei Carabinieri  a Vibo Valentia e rafforza il distaccamento dei Vigili del Fuoco di Vibo Marina.

La nuova (già vecchia) caserma della Compagnia dei Carabinieri lametina, i cui lavori sono iniziati nel giugno del 2008 e sarebbero dovuti terminare nel giugno del 2010, a tutt’oggi non è stata consegnata all’Arma e i militari sono costretti ad usufruire di locali fatiscenti non adatti alla bisogna. Inoltre, la Compagnia di Lamezia Terme, un tempo fra le più grandi d’Italia, è stata smembrata per volontà politica, con l’istituzione della Compagnia di Girifalco e quella di Soveria Mannelli. Il tutto per evitare l’elevazione della stessa Compagnia lametina a comando Gruppo (quest’ultimo dirottato a Locri dopo l’omicidio Fortugno). Lamezia aspetta ancora quei famosi 18 Vigili del fuoco promessi da Minniti quando era vice Ministro degli Interni, l’istituzione del 12° nucleo elicotteri degli stessi Vigili destinato da molti anni nell’area aeroportuale di Lamezia Terme  (che qualcuno vorrebbe dirottare in altra città della Calabria) e la costruzione del nuovo edificio con annesso hangar per la sezione aerea della Guardia di Finanza. Il Commissariato di Pubblica Sicurezza è sotto organico e molti mezzi in dotazione sono fatiscenti ed il carcere “San Francesco” attende la sua riapertura con il suo reparto di Polizia Penitenziaria, scippato da Catanzaro. Da una parte Lamezia è definita città ad alta densità mafiosa dall’altra lo Stato nella stessa Città chiude i presidi di legalità.

Tanto per incominciare, la Compagnia dei Carabinieri di Lamezia deve essere elevata a comando Gruppo dal quale possono dipendere benissimo le Compagnie di Girifalco e Soveria Mannelli; il distaccamento dei Vigili del fuoco della città della Piana, che opera su un vasto territorio di circa 20 comuni ed è l’unico sulla fascia tirrenica lametina-catanzarese, deve essere elevato a SD5  rafforzandolo con uomini e mezzi cominciando dall’autoscala e dall’autogrù, che attualmente al bisogno devono intervenire dal comando provinciale di Catanzaro, impiegando tempo prezioso per salvare vite umane; deve essere istituito immediatamente, senza se e senza ma, il nucleo elicotteri degli stessi Vigili, poiché e vergognoso che in caso di necessità gli elicotteri devono intervenire da Catania o da Salerno; il Commissariato cittadino della PolStato necessità di una sezione stabile del Reparto Prevenzione Crimine di Vibo Valentia, per dare manforte ai poliziotti lametini evitando così, spreco di denaro pubblico per lo spostamento continuo di uomini e mezzi da Vibo a Lamezia.

Infine, lo stesso Ministro  intervenga presso il suo collega della giustizia affinché Lamezia possa vedere riaperto il suo carcere. Ma se Minniti deve incominciare a prestare attenzione alla nostra Città, la classe politica lametina deve fare la sua parte incominciando dall’amministrazione comunale, solo così i lametini possono riacquistare fiducia nello stato. Non è più tollerabile che Vibo, nonostante abbia meno della metà della popolazione lametina e la sua estensione comunale equivale ad un quarto di quella del territorio di Lamezia, abbia un numero sproporzionato di appartenenti alle forze dell’ordine e abbia, addirittura, un distaccamento cittadino dei VV.del ff. oltre al comando provinciale - concludono - mentre la città della Piana continua ad essere trascurata". 

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