Barbanti: provveditorato penitenziario, si evitino comportamenti campanilisti

barbantii-ok-2016.jpgLamezia Terme - Sebastiano Barbanti, deputato Pd, interviene in una nota dopo che il Consiglio Comunale di Catanzaro ha approvato, in seconda convocazione all’unanimità, una mozione che “impegna il Sindaco Abramo a contrastare con tutti i mezzi a disposizione, non ultimo il ricorso al Tar, tutti gli atti eventualmente emessi dal Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria, tendenti a trasferire la sede naturale ed istituzionale di Catanzaro, capoluogo della Calabria, all’ex casa circondariale di Lamezia Terme”.

Barbanti ritiene che “tale alzata di scudi poco coerente con la più volte decantata necessità di rinsaldare i rapporti tra Lamezia e Catanzaro, le relazioni tra le due città dell’istmo non meritano questo tipo di interlocuzione, le questioni afferenti ai rapporti tra Lamezia e Catanzaro vanno gestiti secondo una logica di maggiore confronto e solidarietà, aprendo un dialogo costruttivo mirato a superare le logiche del campanile e finalizzato ad un potenziamento sinergico delle due importanti aree che non possono più pensare di svilupparsi l’una a dispetto dell’altra”.

Secondo il deputato Pd “maturità politica ed esperienze recenti insegnano che i destini di città così vicine non possono non dipendere che da una strategia comune e solo una visione unitaria può garantire scelte utili per entrambi le comunità. Considero pertanto utile non alimentare ulteriori motivi di divisione e procedere al più presto ad un incontro con i Sindaci di Lamezia e Catanzaro per trovare insieme la soluzione più appropriata e che non penalizzi nessuna realtà anche alla luce della lettera inviata dal capo di gabinetto del ministro Orlando all’allora Sindaco di Lamezia Terme Gianni Speranza, con la quale si annunciava ‘il trasferimento nell’ex casa circondariale di Lamezia Terme della sede del Provveditorato Regionale della Calabria in cui i tempi sono connessi ai lavori per il necessario adeguamento dell’edificio’”.

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