Chirico: Pd avvii discussione collettiva partendo dai giovani

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Lamezia Terme - “Raramente intervengo pubblicamente nel dialogo tra i dirigenti del partito al quale appartengo, ma  questa volta è inevitabile, vista la delicatezza dei temi trattati e l’inesistenza di luoghi propri di discussione”.  Esordisce così Deborah Chirico iscritta nel Pd di Lamezia ed aggiunge “l’ex senatore Petronio rompe il silenzio ‘assordante’, serbato dagli amministratori e dai dirigenti di partito su temi d'Interesse Pubblico, e non a caso, le lettere I e P sono maiuscole”. “Dopo la pesante sconfitta elettorale - prosegue - il  Pd Lametino, non riesce a ripartire, a riorganizzarsi. Gli elettori e gli aderenti al progetto del Partito Democratico, che non sono per niente pochi anche nella città di Lamezia Terme, si aspettano un intervento forte, sul fronte della tutela del diritto alla salute dei cittadini, sulla poca chiarezza dei passi amministrativi della compagine societaria Sacal e su quanto i cittadini, gli utenti si aspettano dall'azione amministrativa di governo del territorio”.

“Siamo al cospetto del progressivo svuotamento delle funzioni ospedaliere, di reparti importantissimi per la vita dell' individuo, cito per tutti la Tin e la salute dei bambini che nascono a Lamezia, assistiamo impotenti senza alcuna forma di dibattito ad una fase delicatissima di gestione della società aeroportuale, oggi alla ricerca di nuovi assetti societari, nell'interazione con gli altri aeroporti, nei collegamenti con altri mezzi di trasporto pubblico. Pubblico, appunto, di questo siamo chiamati a  parlare e allora non possiamo non riportare il dibattito nella sedi opportune. Dopo l’inizio di una discussione, in seguito alla sconfitta elettorale, non è conseguito alcun incontro. Sulla presenza o meglio sulla non presenza di chi, soprattutto a livello provinciale, ha responsabilità di direzione politica è meglio stendere un velo pietoso, perché la vicenda delle elezioni di Lamezia Terme ha dimostrato tutti i limiti della segreteria provinciale, che ad un certo punto ha preferito nascondersi dietro un commissario, nominato in una fase ormai avanzata, senza mai fornire agli iscritti e dai dirigenti del Pd Lametino una spiegazione”.

“Penso - conclude infine la Chirico - che non serva un clima da caccia alle streghe, ma non serve nemmeno un atteggiamento auto assolutorio da parte di chi ha un peso politico e rappresenta la nostra città. Abbiamo invece bisogno di una discussione collettiva seria, di un partito aperto ed inclusivo, non possiamo permetterci il lusso di perdere la tanta nuova gente ed i giovani che si sono avvicinati e candidati con la nostra coalizione durante le recenti elezioni amministrative. E’da loro che dobbiamo partire e dal coraggio di voltare pagina e di guardare avanti”.

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