De Biase: “Il redivivo Magno non sente rossore e vergogna”

de-biase-2.jpgLamezia Terme - Il capogruppo di Calabria al Centro, Salvatore De Biase, replica al vice coordinatore provinciale di Forza Italia, Mario Magno. “Mi domando - scrive in una nota - come mai non sente rossore e vergogna il redivivo politico Mario Magno al quale vorrei ricordare: non ha partecipato alla campagna elettorale a favore di Mascaro; non ha portato nessuno nella lista di FI, durante la competizione; ha concordato, sollecitato e motivato, recentemente, l'uscita di FI, dal governo Mascaro. Dopo tutto ciò, ancora adesso, immaginando il primo cittadino una sorta di soggetto passivo, continuamente afferma che il suo non Sindaco "risulterebbe legato mani e piedi a Galati e al suo gruppo di riferimento”.  Non intuisce che ciò è una offesa verso il primo cittadino?”.

“Poi gelosamente - prosegue De Biase - continua su Galati, dicendo che lo stesso ‘ha già piazzato i propri uomini in tutti i posti chiave’. Forse avverte la sua incapacità e riconosce la capacità altrui? Come si può essere così fatui? Come si può pensare di offendere un Sindaco che ha contezza delle sue prerogative? Come non accorgersi dell'evidenza dei fatti, che vede Calabria al Centro, concretamente e continuamente determinatamente, a sostegno e a fianco del Sindaco? Di ciò ne è consapevole il Sindaco, con il quale giornalmente collaboriamo nello spirito di una democrazia partecipata e mai invadente, per una politica a difesa della città. Che vuole dunque il Magno distruttore? Può continuare imperterrito a gridare le sue gelosie, ma noi saremo sempre con il Sindaco, si tranquillizzi! Anche perché il primo cittadino è consapevole del ruolo mai ostativo del gruppo che rappresento. Paolo Mascaro, vede ed apprezza il ruolo di Calabria al Centro sia in consiglio comunale che nelle commissioni o in qualunque altro evento pubblico! Si domandi invece perché in tanti si sono allontani da FI, e forse si accorgerà che egli, anche per i motivi espressi in premessa, né è forse la primaria causa!”.
                  

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