Gianni Arena: straordinaria chiusura in attivo bilancio 2014 della Lamezia Multiservizi

gianni-arena-sacal.jpgLamezia Terme - “La chiusura in attivo del bilancio 2014 della Lamezia Multiservizi SpA è una notizia straordinaria che, a mio avviso, merita di essere valorizzata perché frutto della sana, corretta e lungimirante attività gestionale degli ultimi anni. Gianni Arena, attuale rappresentante del Comune di Lamezia Terme nel consiglio di amministrazione della Sacal, già consigliere di amministrazione della “in house” del comune, esalta la gestione della società facendo rilevare i prestigiosi risultati ottenuti malgrado la pressante crisi economica. Abbiamo assistito negli ultimi anni, continua l’avv. Arena,  al gioco al massacro posto in essere da soggetti superficiali ed in mala fede che, nel tentativo di colpire l’amministrazione, hanno tentato di minare la credibilità di una società che si è sempre distinta per operosità e impegno. Politici miopi, imprenditori fatui ed improbabili tecnici, amministratori delegati stile Marchionne mancati, hanno sparso veleno raccontando di una società allo sbando, sull’orlo del fallimento e pronta, da un giorno all’altro a chiudere i battenti. Nulla di tutto questo si è verificato perchè la gestione della società è avvenuta in maniera saggia, efficace e lungimirante nonostante le difficoltà economiche e finanziarie attraversate e l’invecchiamento dei lavoratori”.

“Voglio, a questo proposito, esprimere le mie congratulazioni ai lavoratori, al management e a tutto il Consiglio di Amministrazione che hanno concorso affinchè  tutti i più significativi indicatori di bilancio tornassero in positivo concretizzando in termini di risultato economico le scelte e le politiche gestionali effettuate nel tempo. Ho provveduto a fare le congratulazioni anche al sindaco Gianni Speranza che allo scadere del suo mandato lascia la Multiservizi in attivo così come l’aveva trovata all’inizio della sua esperienza amministrativa, pur dal 2010 senza i consistenti introiti derivanti dalla gestione della discarica. La società, anche avendo attraversato una situazione di difficoltà in linea con la crisi economico-finanziaria dell’intero Paese, in questi anni ha continuato a rappresentare un esempio di gestione proficua ed efficiente di importanti servizi pubblici. Tra tutti, sostiene  ancora l’ex consigliere, segnalo i risultati conseguiti con il servizio idrico integrato per la qualità dell’ erogazione e per il contenimento delle tariffe nonché per l’atto transattivo siglato con la SoRiCal per l’aumento illegittimo del costo dell’acqua all’ingrosso. Un accordo che per la Multiservizi ha significato il riconoscimento della somma già pagata per 2.700.000 euro che, di fatto, ha annullato tutti i deficit nei bilanci dal 2010 e raggiunto a seguito dell’iniziativa giudiziaria avviata di concerto con il sindaco Speranza e proposto dall’allora Cda di cui facevo parte del presidente  Fernando Miletta”.

“Analoga soddisfazione sento di esprimere anche per i risultati registrati dal servizio di raccolta differenziata porta a porta, idea nata dal 2005 e felicemente portata avanti tanto che  la città di Lamezia Terme, risulta ormai da anni, stabilmente in vetta alle graduatorie relative ai grandi centri urbani calabresi. Il tutto conseguito con una politica gestionale che ha ridotto tutte le spese non strettamente necessarie all’assolvimento dei servizi, con un occhio attento alla gestione del personale che non ha fatto registrare “infornate” indiscriminate ma che, invece, ha privilegiato la creazione di occasioni di lavoro dignitose come dimostra la stabilizzazione programmata sulla base delle esigenze, nel corso degli ultimi anni, di circa 50 lavoratori precari tra Lamezia Terme e i comuni limitrofi. Questi i dati numerici, conclude l’avv. Arena, che non ammettono dubbi o perplessità e che spazzano via definitivamente il campo dalle vecchie polemiche strumentali che, ahimè, ancora oggi tentano di screditare la gestione della società. Prese di posizione politiche che anche in questa campagna elettorale si sentono ripetere senza ritegno nel tentativo di gettare discredito su una società pubblica (la sola rimasta Calabria in piedi delle 14 nate nel 1997) e che, invece, rappresenta oggi e continuerà ad essere il fiore all’occhiello della città”.

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