Incontro tra “Viva Lamezia” e commissari sulle criticità della città

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Lamezia Terme - Nella mattinata odierna una delegazione dell’Associazione “Viva Lamezia” si è recata presso il Comune di Lamezia Terme per interloquire con i commissari su questione attinenti la città. All’incontro, concordato con i commissari, erano presenti il prefetto Francesco Alecci, il commissario dottore Rosario Fusaro, i dirigenti comunali dottoressa Alessandra Belvedere, dottoressa Nadia Aiello, dottore Salvatore Zucco ed il Segretario generale supplente del comune dottore Giuseppe Piccoli. Nel corso della partecipata e lunga riunione, durata tre ore, si è discusso dei teatri comunali e delle strutture sportive cittadine, della situazione del personale e del bilancio dell’Ente. Dopo una introduzione da parte del presidente dell’associazione Viva Lamezia, avvocato Armando Chirumbolo, il Prefetto Francesco Alecci ha offerto un approfondito resoconto sulle tematiche oggetto dell’incontro. Per quanto riguarda i teatri comunali chiusi da tempo, è stata offerta garanzia che il teatro Grandinetti, entro la fine dell’anno, sarà nuovamente reso fruibile alla collettività, previo adeguamento sotto il profilo dell’agibilità delle vie di fuga dello stesso, ed anche il teatro Politeama – Costabile sarà riaperto entro la fine dell’anno, dopo la realizzazione di modesti lavori di adeguamento per i quali il comune ha stanziato un intervento di 42.000 euro già messo a gara. Diversa sorte toccherà, invece, al teatro Umberto la cui riapertura richiederà maggiore tempo stante la necessità di interventi di maggiore consistenza per l’adeguamento dello stesso.

Il dottore Alecci ha spiegato che, all’atto del suo insediamento in comune, riceveva segnalazione da parte del comando provinciale dei vigili del fuoco sulla inagibilità di molte strutture cittadine da cui il conseguente obbligo di ripristinarne l’agibilità prevista dalle norme di legge. Da un inventario fatto dagli uffici comunali, parrebbe che su oltre 50 beni di proprietà comunale solo quattro risultavano avere la piena agibilità, e molti di essi non erano neppure regolarmente accatastati. Per quanto attiene alle strutture sportive cittadine, oggi in parte chiuse ed in parte parzialmente utilizzabili, sulle quali l’Associazione Viva Lamezia ha chiesto particolare premura da parte dei commissari (si pensi al D’Ippolito, al Renda, al Riga ed al Palasparti), i rappresentanti comunali hanno garantito la massima attenzione, ed al contempo hanno sottolineato le difficoltà finanziarie dell’Ente a far fronte a nuove spese. Difatti il comune di Lamezia Terme, stanti le difficoltà finanziarie del passato, oggi si trova in un piano di riequilibrio finanziario decennale che rende impossibile la capacità di indebitamento dell’Ente, in quanto impossibilitato a poter accedere alla cassa depositi e prestiti. Ne consegue che l’unico modo per attingere nuova linfa alle casse comunali per la realizzazione di nuovi progetti ed interventi sarà quella di ricorrere a strumenti quali la ZES o l’Agenda Urbana, e, comunque, fare affidamento ai finanziamenti regionali, ministeriali e comunitari, ai quali si può però accedere soltanto mediante una adeguata programmazione da parte degli uffici che, oggi, versano in una situazione di grave sottorganico dei dipendenti comunali. Infatti, a fronte di oltre 500 dipendenti, che dovrebbero essere quelli in dotazione presso gli uffici del comune, oggi ne risultano in attività solo 270, di cui circa 35 andranno in pensione entro la fine dell’anno con la quota cento, riducendo, così, il personale in forza al comune alla metà del naturale fabbisogno.

La stessa macrostruttura del comune, per come oggi è organizzata, prevede la necessità di tredici dirigenti comunali, ed invero oggi i dirigenti operanti nel Comune sono solo tre, e quindi in numero assolutamente insufficiente per la mole di lavoro che richiede un comune grande quale quello di Lamezia. Stessa cosa può dirsi per i funzionari assolutamente inadeguati nel numero. Insomma, la situazione in cui oggi versa il comune di Lamezia Terme è di assoluta precarietà e di profonda difficoltà sotto tutti gli aspetti essenziali della piena funzionalità della struttura comunale, e tale situazione rappresenta il punto di partenza di quello che sarà un lungo e duro e sacrificato lavoro di risanamento e riorganizzazione. All’incontro hanno preso parte dando il loro contributo i componenti del direttivo dell’associazione Viva Lamezia, tra i quali il dottore Alessandro Raso, il dottore Paolo Rocca, l’imprenditore Giovanni Chirico, l’avvocato Amedeo Colacino, l’avvocatoRaffaele Figliano, la professoressa Monica Fiozzo, il geometra Paolo Saladino, la dottoressa Angela Sara de Sensi.

 

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