Intimidazioni a Reggio Calabria, Piccioni: “Non abbassare la guardia su amministratori locali”

2016-piccioni.jpgLamezia Terme - Il consigliere comunale di “Lamezia Insieme” Rosario Piccioni ha scritto all’Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Reggio Calabria Angela Marcianò e al Sindaco Giuseppe Falcomatà per esprimere vicinanza e sostegno dopo i fatti intimidatori che hanno colpito nei giorni scorsi l’esponente dell’amministrazione comunale reggina, alla quale è stata bruciata l’auto personale parcheggiata a pochi metri dalla sua abitazione.

“Fatti di una gravità inaudita – scrive Piccioni alla Marcianò - che ci impongono di non abbassare la guardia sulla difficile condizione degli amministratori locali, che ogni giorno mettono a rischio la propria vita per amministrare nel solco della legalità e della trasparenza. Sono stato assessore ai lavori pubblici al Comune di Lamezia Terme nella precedente amministrazione comunale. Capisco bene dunque come questo settore, così decisivo per la crescita dei nostri territori, sia oggetto degli appetiti di realtà criminali che, con i mezzi dell’intimidazione e della corruzione, vorrebbero mettere in un angolo lo Stato per imporsi con prepotenza per l’affermazione dei propri interessi. Così come posso comprendere quanto oggi gli amministratori dei Comuni siano più di tutti il “front office” del disagio sociale dei cittadini, la “valvola di sfogo” della disperazione di tante famiglie alla prese con il dramma della povertà e della disoccupazione. Come amministratore e prima ancora come cittadino di questa terra, rabbrividisco di fronte a un’intimidazione che colpisce una giovane professionista che ha scelto di mettersi a servizio della sua città e che  rappresenta un atto di violenza ignobile nei confronti di tutta la comunità".

"A Lamezia - prosegue - sappiamo bene cosa significhi tutto questo. Sappiamo quanto sia difficile restituire dignità a una comunità che ha subito due scioglimenti del consiglio per mafia in 10 anni, lavorando come abbiamo fatto negli anni passati per chiudere le porte del Comune a qualsiasi tentativo di infiltrazione della criminalità e per dare sostegno a quelle forze sane della società civile impegnate ogni giorno, insieme all’eccezionale lavoro svolto in questi anni da Magistratura e Forze dell’Ordine, per contrastare le mafie, la corruzione e ogni condizionamento criminale sul nostro territorio. La vicenda terribile che ha riguardato Lei e la sua famiglia ci spinge a uno scatto di responsabilità e di unione tra tutti gli amministratori locali della nostra Regione perché, agli attestati di solidarietà di questi giorni, faccia seguito un impegno incisivo da parte del governo nazionale per sostenere quegli amministratori che, a mani libere e senza compromessi, sfidano tutto e tutti per affermare la legalità e la giustizia nei nostri territori. In questa battaglia comune, siamo certi che anche da Lamezia faremo la nostra parte.”

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