Chirumbolo, Cristiano e Isabella: "Patto per Lamezia", nasce confederazione in consiglio comunale

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Lamezia Terme - E’ “Patto per Lamezia” il nome della nuova confederazione interna al consiglio comunale creata dai capogruppo consiliari Alessandro Isabella (Lamezia e Libertà), Massimo Cristiano (MTL) e Armando Chirumbolo (NCD). “La nostra unione si fonda su una comunione di intenti che ci ha visti camminare insieme in questi ultimi mesi di legislatura – dice Chirumbolo – e va oltre gli steccati ideologici relativi alla posizione di ognuno.”  In ogni caso il Patto non implicherà l’entrata dei tre componenti in un unico gruppo consiliare, ma porrà in essere un’alleanza fra schieramenti e un’azione sinergica che dovrebbe implicare una maggiore incisività politica all’interno del consiglio, nonché, secondo le parole di Cristiano, “un cambio di mentalità”.

I tre consiglieri coinvolti - rispettivamente presidenti delle Commissioni consiliari Bilancio, Affari Generali, Attività produttive e Sviluppo economico – hanno declinato in dieci punti programmatici il contenuto della futura azione politica in seno al Patto. Fra questi spicca al primo posto il potenziamento del turismo balneare, termale ed enogastronomico, a seguire il controllo del territorio con riferimento alla sicurezza dei cittadini e il decoro urbano, una nuova regolamentazione del Piano del Commercio cittadino, l’integrazione delle zone periferiche e montane, le politiche sociali e del lavoro con istituzione del mutuo sociale e assistenza alle fasce deboli, lo smantellamento di Scordovillo, l’accelerazione dell’iter per il rilascio delle concessioni edilizie e l’approfondimento del Psc. “Questa nuova alleanza non vuole contrapporsi a nessuna delle forze politiche esistenti in consiglio – dice espressamente Isabella -  ma vuole ratificare un’intesa già esistente fra di noi. La sinergia proseguirà aprendosi alle altre forze di maggioranza, che potranno arricchire i nostri punti programmatici”.  E’ prevista dal Patto non solo l’azione politica all’interno del consiglio ma un’interlocuzione aperta con la regione e con il governo centrale finalizzata allo sviluppo del territorio.

Giulia De Sensi 

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